Categoria: mondi e orizzonti

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Cina. Dal figlio unico alla tratta delle mogli

Che la legge del figlio unico adottata in Cina dal 1979 al 2015 avrebbe provocato un grave sbilanciamento di genere era prevedibile. Meno la soluzione che il grande paese asiatico asseconda per i 30 milioni di uomini che non riescono a trovare una moglie e la prendono, illegalmente con la forza e con l’inganno, dai Paesi vicini

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Aung San Suu Kyi alla Corte dell’Aja

Aung San Suu Kyi, la leader birmana, il 10 dicembre 2019 sarà interrogata dalla Corte penale internazionale dell’Aja per rispondere di sé e del suo Paese, il Myanmar (ex Birmania) dell’accusa di genocidio perpetrato contro la minoranza musulmana Rohingya

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L’Afghanistan piange la morte di zio Murad

Così gli afghani chiamavano, affettuosamente, Tetsu Nakamura, il medico giapponese volontario dagli anni Ottanta e che adattando antiche tecniche giapponesi ha realizzato un progetto d’irrigazione, salvando la vita a circa 1 milione di persone, rimasto vittima di un attentato, il secondo ai danni degli operatori umanitari in 2 settimane

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COP25. Obiettivo irraggiungibile se le grandi economie non fanno la loro parte

Dal 2 al 13 dicembre 2019 si svolge a Madrid la COP25, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Alla vigilia del vertice il segretario generale Antonio Guterres avvisa che senza l’impegno delle grandi economie – che non stanno contribuendo al contrasto delle emissioni del CO2 – l’obiettivo non sarà raggiunto

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Spectrosynthesis II. La mostra di Bangkok che richiama alla tolleranza

Promuovere la tolleranza verso le minoranze sessuali del continente asiatico, in alcuni Paesi del quale, l’omosessualità segue a essere condannata con il carcere e/o con la pena capitale. È quanto si propone la mostra ‘Spectrosynthesis II – Exposure of Tolerance: LGBTQ in Suotheast – Asia’ allestita a Bangkok (Thailandia) che riunisce le opere di 58 artisti presso il Bangkok Art and Culture Center (BACC), la principale istituzione di arte contemporanea della capitale thailandese

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Sudan abroga le leggi contro le donne

Il Sudan ha abrogato una serie di leggi a favore dei diritti delle donne. Abolita, tra le altre, quella che le voleva arrestate e condannate (con frustate) se indossavano pantaloni o partecipavano a feste private. La svolta è stata resa possibile grazie all’approvazione della legge che ha sancito lo scioglimento del partito, il National Congress Party (NCP) dell’ormai ex presidente del Sudan, Omar al Bashir, espulso dopo 30 anni al potere