Istituto Statale per sordi di Roma rischia la chiusura. Prigionieri di una legge senza “Regolamento”
Tra le più antiche istituzioni pubbliche in Italia che si occupano di sordità, l’ISSR (Istituto Statale per Sordi di Roma), rischia la chiusura. Un ente storico, fondamentale per la crescita inclusiva di ogni societa civile non riceve fondi statali e le risorse a sua disposizione sono ormai esaurite. Un patrimonio umano e culturale minacciato da una sordità molto più profonda, quella istituzionale.
Il 27 aprile 2017 davanti al Ministero dell’Istruzione, si svolge un sit in di protesta dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
Nel 1784, l’educatore Tommaso Silvestri, aprì una scuola per sordi denominata “Istituto dei Sordomuti di Roma”, destinata a diventare la scuola speciale per sordi più importante dell’800 e del ‘900.
Il sacerdote Silvestri studiò presso la scuola dell’abate de Ch.-M. de l’Épée , a Parigi, il metodo mimico per l’istruzione dei non udenti; una volta in Italia abbandonò il metodo mimico per quello orale, privilegiando la comunicazione verbale e l’uso della voce. Scrisse L’arte di far parlare i sordomuti dalla nascita
ISRR: cultura, formazione e ricerca
L’Istituto dunque rappresenta da oltre due secoli, un punto di riferimento per le persone sorde e le loro famiglie e un punto di raccordo per gli Enti, le Università, le Associazioni che operano nell’ambito della sordità e le figure professionali coinvolte nella presa in carico delle persone sorde (docenti, assistenti alla comunicazione, educatori, logopedisti, medici, assistenti sociali, psicologi), nella Provincia di Roma, nella Regione Lazio e in tutto il territorio nazionale.
Vi riportiamo le principali attività:
1) Sportello sulla sordità, attivo dal 2003 e storicamente il primo servizio H (servizio/sportello handicap) in Italia ad essere interamente dedicato alla disabilità uditiva e ad erogare gratuitamente consulenza in molteplici ambiti: logopedico-comunicativo, educativo, giuridico, psicologico-cognitivo. Le consulenze si svolgono in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e in italiano. Solo negli ultimi cinque anni, lo Sportello sulla sordità ha ricevuto oltre 10.500 contatti fra richieste di informazioni (circa 8.000) e di consulenze specialistiche sul deficit uditivo (circa 2.500). La Collana Comunicazione Accessibile promuove testi di informazione sul mondo dei non udenti e pubblicazioni mirate per le persone con deficit uditivo.
2) Mediavisuale, nata dall’unione della Mediateca Visu@le e della Biblioteca Storica. Fulcro di eventi, iniziative progetti nel settore del cinema, della memoria storica, dell’educazione, delle nuove tecnologie per la didattica e, in generale, dell’accessibilità e della cultura. Il calendario di incontri e attività culturali contiene circa 40 eventi l’anno con un bacino di ben 3.500 partecipanti. Offre un patrimonio librario e audiovisivo specializzato sulla sordità unico in Italia.
In 5 anni sono stati 5.650 i prestiti e le consultazioni; 650 le consulenze in presenza e a distanza a docenti e operatori del terzo settore su accessibilità, strumenti e strategie didattiche per alunni sordi; 80 gli studenti sordi che hanno usufruito del servizio di tutoring universitario; 105 in soli 2 anni i sordi anziani che hanno usufruito del microservizio di mediazione linguistica e tecnologica. In particolare, le iniziative della Mediavisuale nel settore dell’educazione, coinvolgono più di 120 alunni delle scuole primarie e dell’infanzia dell’Istituto scolastico Magarotto ospitato all’interno della stessa sede dell’ISSR.
3) Cinema sordo a Roma e in Italia. Nel 2009, grazie a un finanziamento della Regione Lazio, è nata l’iniziativa Vedere Voci: il Cinema Sordo a Roma ampliatasi nel tempo, dando origine al primo Festival Internazionale di Cinema Sordo in Italia, Cinedeaf (foto a lato), giunto alla sua IV edizione.
Cinedeaf è l’unico evento culturale in Italia a essere accessibile contemporaneamente a sordi e udenti, sia di nazionalità italiana che stranieri.
Il Festival è infatti tradotto in due lingue dei segni (Italiana e Internazionale) e tutti i suoi film sono proiettati con sottotitoli per non udenti in italiano e inglese.
4) Formazione. Il Dipartimento FORMAZIONE, prevede corsi in presenza nella Lingua dei Segni Italiana, ed corsi on line, tra cui : corsi LIS; corso assistente alla comunicazione; corso interpreti; corso didattica specializzata per lavorare a scuola con alunni sordi; corso LIS per genitori; corso di alta formazione per logopedisti; corso di informatica per adulti sordi; corso di italiano per sordi; corsi per ostetriche e per infermieri e operatori socio sanitari.
A partire dal 2009, l’ISSR ha rivolto la propria attività alla promozione e all’implementazione del bilinguismo e della didattica delle lingue; ciò ha consentito l’attivazione di collaborazioni con importanti Atenei italiani e stranieri (Università degli Studi Roma Tre, Universidade de São Paulo Brasile, Universitat de Barcelona), nonché con la Commissione europea nell’ambito dei programmi Leonardo da Vinci, ora Erasmus Plus.
Per bilinguismo si intende sia la conoscenza della lingua nativa (nel nostro caso, l’italiano) che della lingua dei segni.
5) Ricerca e progettazione. Quest’area parte dall’osservazione dei bisogni e richieste delle persone sorde, delle loro famiglie e degli operatori, individuando soluzioni innovative ai bisogni emergenti, alla costruzione di una rete di rapporti con istituzioni, enti e università, con il fine di sensibilizzarli alla tematica della sordità.
Tra i progetti più rilevanti, DEAL che si proponeva l’acquisizione linguistica attraverso l’e-learning da parte di studenti sordi provenienti dall’Italia, dall’Austria e dalla Spagna, che ha vinto l’European Label 2008 (premio europeo per i migliori programmi linguistici); il DEAL-TOI 2009-2012 con cui è stato trasferito il modello sperimentato con il progetto DEAL nel contesto nazionale del Regno Unito, ricevendo il Label europeo delle lingue 2012; il VISEL 2009-2012 volto a ridurre le barriere comunicative che ostacolano l’accesso dei giovani e degli adulti ad importanti opportunità formative.
Di notevole interesse, il SignLEF 2011-2014 ideato con l’obiettivo di sviluppare una base comune per lo studio delle lingue dei segni in Europa in accordo con le linee guida proposte dal Common European Framework of Reference for Languages.
A partire dal 2014, a seguito della forte espansione delle attività istituzionali dell’ISSR e delle richieste provenienti dalle altre Aree/Dipartimenti, così come di quelle provenienti dall’esterno, l’Istituto ha dato vita ad una nuova area denominata Settore Tecnico, Video e Grafica.
L’ISSR non è più scuola speciale per sordi
La funzione scolastica è stata esercitata dall’ISSR fino alle soglie del 2000 quando, in seguito al distaccamento della Scuola dall’Istituto, quest’ultimo – ha perso la sua connotazione originaria di “scuola speciale” per sordi – assumendo, invece, le funzioni di un Centro sulla sordità
A questa trasformazione ha contribuito significativamente il Decreto n. 46152, 3 agosto 2000 con il quale il Provveditore agli Studi di Roma (attuale Ufficio Scolastico Provinciale) ha distaccato dall’Istituto Statale per Sordi di Roma (ISSR) le Scuole dell’Infanzia e Primaria ─ denominate “173° Circolo didattico”, le quali tuttavia mantengono la propria sede nello stesso edificio di via Nomentana ─ accorpandole all’Istituto Statale d’Istruzione Specializzata per Sordi “A.Magarotto”.
Pertanto si è operata una completa separazione giuridica e di gestione amministrativa fra l’Istituto Statale per Sordi di Roma (ISSR) e il comparto scuola (Istituto A. Magarotto). Dal 2000 dunque, l’ISSR non svolgendo più la funzione di “scuola speciale per sordi”, perde il suo intero organico e, dal 2000 ad oggi, si avvale solo di collaborazioni coordinate e continuative (rinnovando il contratto di lavoro in alcuni casi anche per più di 10/15 volte).
I lavoratori (precari) dell’ISSR (attualmente 21 unità), nonostante un formale contratto co.co.co. ‒ e dunque seppur privi di ferie, tredicesima e delle ulteriori garanzie offerte da contratti a tempo indeterminato/determinato ‒ portano avanti non solo specifici progetti ma, la stessa attività ordinaria dell’Istituto.
Antefatto legislativo: la legge Bassanini
Pochi anni prima del 2000, la legge n. 59/1997, conosciuta come legge Bassanini, aveva di fatto qualificato l’Istituto statale per sordi di Roma come un “istituto atipico” prevedendo, che, al pari degli «istituti regionali di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi…, dovesse essere trasformato in un «ente finalizzato al supporto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche autonome».
Il collegamento fra l’ISSR e la sua natura di istituto atipico contenuto nella legge Bassanini fa all’art. 67 del d. lgs. 297/1994 – Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione – che alla luce della “razionalizzazione della rete scolastica” prevede che l’ordinamento degli istituti per sordomuti di Roma, Milano e Palermo e Istituti per non vedenti, sia stabilito con regolamento governativo e che l’accesso a posti di ruolo nelle sezioni e classi di scuole statali funzionanti negli istituti abbia luogo mediante concorsi speciali, mentre l’accesso ai ruoli del personale assistente-educatore abbia luogo tramite concorsi per titolo ed esami.
20 anni e non sentirli
Sono trascorsi venti anni e l’Istituto Statale per Sordi di Roma attende la trasformazione indicata nella legge Bassanini. Nei primi anni del 2000 il regolamento è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e, successivamente, emanato dal Presidente della Repubblica con DPR del 7 ottobre 2003 , tuttavia non ottenne il visto di legittimità da parte della Corte dei Conti.
Negli ultimi anni la bozza di regolamento è stata emendata dall’Ufficio legislativo del MIUR che ha recepito le osservazioni della Corte dei Conti, inviandola, successivamente, al Ministero del Tesoro per il “Concerto preliminare”. Tale Ministero ha poi richiesto alcune modifiche che sono state apportate dall’Ufficio legislativo del MIUR, ma, ad oggi, incredibilmente, il regolamento di riordino non ha ancora perfezionato il proprio iter. Un autentico bailamme giuridico-istituzionale. Vorticoso ed insidioso.
Aspettando il Regolamento…
Le conseguenze della mancata approvazione del Regolamento di riordino: assenza di fondi, assenza di una pianta organica e impossibilità di assumere personale dipendente attraverso concorso, è stata segnalata in vari modi sia dal precedente Presidente del CdA, sia dall’attuale Commissario Straordinario, ciò nonostante, l’Istituto Statale per Sordi di Roma non solo non ha ricevuto alcuna risposta concreta dal Ministero.
Un parziale finanziamento, promesso dal Ministro Giannini per il 2016 durante una visita ufficiale presso l’Istituto (esattamente un anno fa, il 17 marzo 2016) non è mai stato erogato. Diverse attività sono già state sospese (come, a puro titolo esemplificativo, l’attività consulenziale gratuita offerta dallo Sportello sulla sordità e il Festival internazionale del cinema sordo – Cinedeaf edizione 2017) e molte altre rischiano la paralisi nelle prossime settimane. Ciò determinerebbe inevitabilmente la chiusura dell’Ente.
Negli ultimi incontri tra le parti, il MIUR ha precisato che tale regolamento (la cui bozza è stata quasi completata dal Ministero), per la sua natura “di regolamento governativo”, perfezionerà il proprio iter normativo nel 2018.
Lavoratori invisibili per la P.A.
A questo punto i lavoratori precari dell’Istituto saranno “invisibili” per la Riforma Madia che prescrive agli enti/amministrazioni pubbliche con personale precario di presentare entro dicembre 2017 il proprio fabbisogno di personale, con un modello triennale.
Precari storici che rischiano di non esserlo più, non alla luce della regolarizzazione del proprio posto di lavoro, ma per assenza di esso. Situazione alquanto paradossale se si considera che tra gli obiettivi della Riforma Madia, sussiste proprio la stabilizzazione di 50.000 lavoratori precari della Pubblica Amministrazione.
I lavoratori dell’ISSR, rappresentano la quintessenza della precarietà ma dato che il regolamento governativo non è stato ancora perfezionato (in fondo sono passati solo 20 anni) non possono essere considerati precari della P.A.
Tale assenza ha causato, negli ultimi 17 anni, che l’ISSR – un Ente pubblico – sia stato costretto a stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa avvalendosi solo di lavoratori precari, 21 persone di cui 8 sorde, e a sopravvivere senza finanziamenti da parte dello Stato.
Sit-in di protesta
Per questo motivo i lavoratori dell’Istituto, da sempre privi delle garanzie offerte dai contratti di tipo subordinato e attualmente senza stipendio, hanno deciso di indire un sit-in di protesta a Largo Bernardino da Feltre, davanti al Miur per accendere i riflettori sulla propria condizione lavorativa e per denunciare le gravissime difficoltà finanziarie in cui versa oggi l’ISSR.
Il Miur, al momento ha risposto di affidarsi all’autofinanziamento e di rivolgersi al Governo.
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