Cento anni di ferrovia. Si cresce solo se sognati
Si dice che domani è un altro giorno, ma il mio di ieri è stato coinvolgente come non ricordo sia successo da tanto tempo. La data non dice nulla a molti, ma il 27 luglio 2024, per la mia città, ha significato un ricordo importante: i cento anni dalla costruzione della stazione ferroviaria.
Mi sono ritrovata in mano una bandierina tricolore, ho sentito scendere una lacrima dagli occhi quando ho visto e sentito la fanfara dei bersaglieri di Asti percorrere le vie e le piazze a passo cadenzato, ho applaudito quando “le farfalle” della Baby Dance hanno fatto volare le bandiere italiane, i cerchi colorati e composto esercizi ginnici con grande bravura.
Non potevano mancare gli alpini ed in quel momento il mio cuore ha sobbalzato ad un ritmo da cardiopalmo. Poi il mio incontro con il vescovo Giampio Devasini, disponibile a fare due chiacchiere con me, che ero “nessuno”. Le divise dei carabinieri, della polizia, dei finanzieri, dei vigili, e del comandante del porto, hanno dato importanza alla manifestazione anche grazie alla presenza del presidente del Senato.
L’annullo postale di cartoline celebrative, i collegamenti tra radioamatori con tutto il mondo, la mostra di modellismo ferroviario genovese, gli spettacoli per bambini e quel preludio in concerto sulle canzoni di Bruno Lauzi hanno arricchito l’intero omaggio che Sestri Levante ha voluto regalarsi. Non è mancato nulla e se il caldo avrebbe potuto scoraggiare molti, tutti e tanti erano lì fermi e sudati ma consapevoli che stavano assistendo ad un evento irripetibile.
Quando poi nel pomeriggio mi è stato concesso di vedere da vicino un treno di quasi 100 anni fa, stazionato nel primo binario, con la motrice sbuffante e 4 vagoni tirati a lucido e ben conservati, non mi sono sorpresa di vedere bimbi sulle spalle dei papà o tenuti per mano dalle mamme che sgranavano gli occhi, avevano la bocca spalancata e volevano salire su quel treno.
Oggi ho rivisto dei bimbi felici e incuriositi e dico a me stessa, e a loro: “ Se una cosa la sogni hai già cominciato a pensare che può accadere.” Forse da grandi faranno i ferrovieri e questo giorno lo ricorderanno per averlo vissuto e non sarà più un sogno, ma un progetto concreto.
Mi riecheggia nelle mente e nel cuore il verso- manifesto di Danilo Dolci: Ciascuno cresce solo se sognato