Hanji House. Architettura di legno e carta per tempi da reinventare

 

Hanji è il nome che viene dato ad una specifica tipologia di carta tradizionale coreana ricavata dal gelso, conosciuta anche come la “carta dei mille anni” per la sua grande resistenza. “L’ispirazione per l’Hanji House deriva proprio dalle antiche pratiche orientali di origami e tangram, oltre alle tradizionali abitazioni giapponesi e coreane articolate a partire da una semplice modularità geometrica”.

A spiegarcelo è l’architetto Stefano Boeri, famoso per aver ideato il Bosco verticale che sta conquistando il mondo,  oggi con il proprio studio  presente  alla 59° edizione della Biennale di Venezia presso  il Palazzo Contarini Polignac,  con l’ideazione del progetto The Hanji House nell’ambito della  mostra Chun Kwang Young:  Times Reimagined.

The Hanji House costituisce il padiglione introduttivo  alla mostra, con il quale l’architetto italiano instaura un dialogo con le opere dell’artista  sudcoreano  Chun Kwang Young (nato a Hongcheon nel 1944)  sempre legato, quest’ultimo, al tema dell’interconnessione tra le persone e le derivazioni socio-ecologiche delle loro relazioni con il mondo circostante, come mostrano  i 40 rilievi, sculture e installazioni di carta di gelso su larga scala esposti.

“Dall’esterno, l’involucro conferisce alla Hanji House l’aspetto di un oggetto prezioso e allo stesso tempo giocoso, un faro per illuminare sia la splendida architettura rinascimentale in cui si trova che le opere d’arte che lo circondano – viene descritta la casa dalla pagina Facebook di Stefano Boeri -. Esattamente come una lanterna di carta leggera, Hanji House può essere infatti piegata, spostata e adattata a diversi contesti con la stessa facilità di un foglio di carta che racchiude innumerevoli possibilità di trasformazione ancora da esplorare”.

“Tutto questo grazie ad una valutazione sul ciclo di vita del padiglione e dei suoi materiali, per garantire la possibilità di smontare l’intera costruzione alla fine della mostra e ricostruirla altrove. Il padiglione, concepito come una versione in scala di un oggetto di carta pieghevole, riprende appunto il principio della Paper-tree architecture, coniato dall’artista Chun Kwang Young e riferito all’architettura che utilizza solo legno e carta, molto diffuso nella pratica tradizionale in Corea, Cina e Giappone”.

 

 

 

Mostra ‘Chun Kwang Young:  Times Reimagined’, Venezia – Palazzo Contarini Polignac, fino al 20 novembre 2022

Immagini: Venezia: The Hanji House, immagini tratte dal sito stefanoboeriarchitetti.net e pagina Facebook Stefano Boeri

 

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