Idrogeno nelle condotte del gas, per la decarbonizzazione e lo stoccaggio delle fonti rinnovabili
Per la prima volta in Europa viene sperimentata l’immissione di una miscela di idrogeno e gas naturale nella rete di trasmissione e a farlo è l’Italia.
Accade a Contursi Terme (Salerno) grazie alla Snam che il 1° aprile 2019 ha effettuato la prima iniezione di una miscela di idrogeno al 5% in volume e gas naturale in una rete di trasporto gas, per la fornitura a 2 imprese industriali della zona: un pastificio e un’azienda d’imbottigliamento di acque minerali.
L’idrogeno non genera emissioni di anidrite carbonica, per questo è considerata una tecnologia risolutiva per realizzare l’ obiettivo mondiale di decarbonizzazione entro il 2050.
Inoltre l’idrogeno prodotto attraverso l’elettrolisi è considerato lo strumento principe per superare l’ostacolo dell’intermittenza dell’energia verde: permetterà lo stoccaggio della produzione delle fonti rinnovabili come il sole e il vento, pulite ma discontinue e non programmabili.
Secondo la Snam “applicando la percentuale del 5% di idrogeno al totale del gas trasportato annualmente dall’azienda, se ne potrebbe immettere in rete ogni anno 3,5 miliardi di metri cubi, un quantitativo equivalente ai consumi annui di 1,5 milioni di famiglie e che consentirebbe di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 2,5 milioni di tonnellate corrispondenti al totale delle emissioni di tutte le auto di una città dalle dimensioni di Roma o della metà delle auto di una regione delle dimensioni della Campania”.
“Secondo un recente studio della società di consulenza Navigant – afferma Jorgo Chatzimarkakis, segretario generale di Hydrogen Europe – l’Italia ha il potenziale per diventare l’hub europeo dell’ idrogeno nei prossimi decenni perché è dotata della rete gas più estesa del Continente e rappresenta il ponte verso il Nord Africa, dove in futuro sarà prodotta la maggior parte dell’idrogeno verde da energia solare”.
E sempre dallo studio apprendiamo che l’Europa “ha un potenziale al 2050 di 270 miliardi di metri cubi di gas rinnovabile (circa 170 miliardi di metri cubi di idrogeno e 100 miliardi di metri cubi di biometano), in grado di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione grazie alle infrastrutture già esistenti con un risparmio annuo di 217 miliardi di euro rispetto a uno scenario che preveda un contributo minimo del gas”.
La sperimentazione a Contursi durerà per circa un mese.
Fotografia: Contursi Terme (Salerno), 1° aprile 2019, inizio della sperimentazione dell’immissione della miscela idrogeno-gas nella rete di distribuzione