Our Ocean 17. Il Mar Mediterraneo tra le priorità
Il 5 e 6 ottobre 2017 l’isola di Malta ospiterà la quarta conferenza annuale Our Ocean, per la prima volta organizzata dall’Unione europea.
Ancora una volta gli attori globali quali politici, scienziati, imprenditori s’incontreranno per condividere e scambiarsi le informazioni e le opinioni legate ai problemi dei nostri tempi sugli oceani e per cercare di trovare le soluzioni migliori per proteggere le nostre acque.
L’edizione 2017 si concentra sulle questioni riguardanti le conseguenze dei cambiamenti climatici sugli oceani, sull’inquinamento marino, sulla pesca e crescita sostenibile. L’Unione europea invita le aziende leader degli Stati membri a presentare i loro progetti volti all’economia sostenibile delle acque come ad esempio il sostentamento sostenibile dei frutti di mare e tutti i progetti tesi verso il raggiungimento dell’economia circolare.
In proposito ricordiamo che dal 2016, la Conferenza ha adottato il progetto concernente la pulizia dei fondali marini elaborato dalla Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
Nel 2017 sarà presentato progetto di Citizen Science dell’Università di Bologna – “Sea Sentinels – Divers United for the Environment” (DUEproject.org). Il progetto rappresenta un esempio di come i cittadini, in questo i subacquei con le bombole, con le applicazioni delle buone pratiche, possono contribuire attivamente alla ricerca scientifica.
Nell’edizione di ottobre, ci auguriamo che la Conferenza, anche approfittando del luogo che la ospita, possa offrire particolare attenzione al Mar Mediterraneo.
Secondo i dati diramati da Goletta Verde – Legambiente, il mare nostrum è particolarmente a rischio di marine litter, ovvero dell’eccessiva presenza di plastica (96% dei rifiuti) che galleggia in mare o si trova in spiaggia, a causa dai rifiuti prodotti e abbandonati nelle acque e sulle arene dagli uomini, ma anche dalla cattiva depurazione e dall’illegalità ambientale.
Dei 7.412 chilometri di costa italiana, nei 260 punti presi in esame da Goletta verde, il 40% presenta una carica batterica elevata mentre l’Italia risulta essere agli ultimi posti europei per la cattiva depurazione.
La prima conferenza Our Ocean risale al 2014, voluta da John Kerry, ex Segretario di Stato durante il secondo mandato di Obama, organizzata nelle prime 3 edizioni dallo stesso Dipartimento di Stato Usa. Da allora, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, è riuscita a compiere 250 azioni concrete sparse nel mondo; ha raccolto e investito 9,2 miliardi di dollari (8,2 miliardi di euro), intervenendo su 9,9 milioni di chilometri quadrati di coste, oggi nuove aree marine protette (MPA).