Crescono le adesioni e le iniziative a favore della moratoria universale. Di contro nei 55 Paesi dove la pena capitale è ancora praticate le esecuzioni sono in aumento rispetto agli ultimi 5 anni
Fino all’ultimo si è sperato che la condanna non venisse eseguita posto che l’accusata soffriva di gravi disturbi mentali. Era dal 1953 che non veniva messa a morte una donna e le speranze dei contrari alla pena capitale erano convogliate nella tradizione statunitense che da 130 vede le esecuzioni federali nel periodo di transizione tra i 2 presidenti
Sono in calo, a livello globale, le esecuzioni capitali, lo scrive Aenesty International nell’annuale Rapporto, relativo all’anno 2017. “Faro di speranza – scrive l’associazione – è l’Africa sub sahariana dove si è registrato un significativo decremento delle condanne a morte. Il caso Cina e i 4 Paesi che da soli costituiscono l’84% del totale delle uccisioni
In carcere da quando aveva 15 ani per un omicidio commesso dal padre, Robert Pruett, a 38 anni, è stato giustiziato il Texas il 12 ottobre 2017. È la 6° esecuzione nello Stato, la 20° negli Stati Uniti del 2017
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