La peste bubbonica e il bioterrorismo del XIV secolo
Dopo i casi segnalati nel luglio scorso, giunge la notizia della prima vittima registrata in Mongolia per la peste bubbonica. Assente in Europa e in Australia ma non nel resto del mondo – l’OMS riporta dai 1000 ai 3000 casi ogni anno – oggi l’infezione si può curare e tranne la forma polmonare non è trasmissibile da uomo a uomo. Famosa nell’arte e nella letteratura, meno famoso forse il fatto che arrivò in Europa per un atto deliberato di bioterrorismo