Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid

Diventa legge, con l’approvazione al Senato, il DDL che propone l’istituzione del 18 marzo come Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid, che sarà celebrata ogni anno, a partire da quest’anno.

La scelta della data rimanda al 18 marzo 2020 quando una lunga fila di camion dell’Esercito cariche di bare lasciavano Bergamo per trasportare le salme dei deceduti per Covid fuori dalla Lombardia, ormai impossibilitata a cremarle per saturazione.

Dopo Firenze anche a Bergamo sta costituendo il Bosco della Memoria, uno per ogni morto di Covid italiano o straniero che sia.

Brescia e Bergamo in quei giorni del 2020 erano le città più colpite.

Ma il 18 marzo non è stato il giorno in cui il bollettino ha registrato più morti. Bisognerà arrivare al 3 dicembre 2020 quando sono stati contati in un solo giorno 993 decessi.

Numeri alti, troppo alti, quotidianamente, che a distanza di un anno portano al un totale complessivo a 103.432  mila morti italiani per Covid ( (fonte: Global Map della Johns Hopkins University) 5° nella classifica mondiale. E nella fase attuale le previsioni per i prossimi giorni sono negative.

 

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