Una piazza e un bosco in memoria delle vittime della pandemia

È a Firenze il bosco della memoria per le vittime del Covid-19, nel parco Don Forconi: un albero per ogni persona deceduta. Sono stati piantati 210 alberi dei previsti 525, fino ad ora, uno per ogni persona deceduta per il coronavirus, .

All’ingresso di questo luogo del ricordo si è accolti da una targa commemorativa che reca la scritta In memoria delle vittime della pandemia nella Città di Firenze e una data 31 dicembre 2020.

La lastra è munita di un codice a barre (QR code), che può essere letto grazie alla fotocamera del cellulare e spiega l’origine e la motivazione del bosco (sulle note della violoncellista Naomi Berrill, musicista irlandese residente a Firenze) e ben riassunta dalle parole dal sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella: “Un segno di vicinanza alle famiglie che hanno perso i propri familiari a causa del virus e di memoria per le future generazioni”.

Gli fa eco l’assessore all’ambiente Cecilia del Re rilevando che il verde nella città oltre alla sua intrinseca valenza ambientale esprime il valore sociale di condivisione, testimonianza, di monito e di auspicio: “Una speranza per una rinascita necessariamente legata a una nuova consapevolezza del mondo in cui viviamo”.

Napoli, invece, invece, dedicherà una piazza agli operatori sanitari morti in servizio per il coronavirus. La Commissione Toponomastica del Comune ha accolto la proposta avanzata da Franco Di Stasio, presidente della Società Italiana di Odontoiatria Sportiva e ipotizza di intitolare loro una piazza nel Rione Sanità.

Al 1° gennaio 2021 sono 74.235 i nostri morti dall’inizio della pandemia nel marzo scorso: un tragico primato europeo, al  5°  posto nella classifica mondiale che conta complessivamente 1.823.445, subito dopo gli Stati Uniti, il Brasile, l’India e il Messico (Paesi con ben altri numero di abitanti rispetto all’Italia) stilata in tempo reale dalla Johns Hopkins University.

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