Vita nello spazio. Il contributo decisivo dell’UE
La spettacolare scoperta dei 7 esopianeti “fratelli del pianeta terra” si deve anche al sostegno decisivo della Commissione europea. La notizia ci giunge dal sito Eurpean Commission – Representation in Italy, pubblicata il 23 febbraio 2017.
Il Commissario Carlos Moedas, responsabile per la Ricerca, la scienza e l’innovazione si è congratulato con la squadra del ricercatore belga Michael Gillon “che alla testa di un gruppo internazionale e grazie ai fondi UE, ha posto le basi a questa scoperta rivoluzionaria”.
Il gruppo internazionale guidato da Michael Gillon (nella foto in alto), astronomo dell’Università di Liegi porta avanti il progetto Speculoos per l’identificazione degli esopianeti potenzialmente abitabili, progetto che l’Unione Europea ha co-finanziato un fondo di 1, 96 milioni di euro.
La scoperta del sistema planetario Trappist- 1 è stata realizzata per il monitoraggio intensivo del sistema con più telescopi, tra i quali quello spaziale Spltzer della Nasa, i cui risultati si sono aggiunti a quelli ottenuti nel maggio 2016 dal telescopio di Liegi Trappist-Sud.
Il progetto Speculoos è ora nella fase finale di preparazione nella sede dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO) di Paranal in Cile.
aggiornamento, 27 febbraio 2017, h. 14,56
Scoperti i magnifici 7 fratelli del pianeta Terra
La Nasa ha confermato l’esistenza di un altro sistema planetario, con 7 pianeti (forse di più) “fratelli della terra”, che orbitano attorno ad una stella nana rossa super fredda chiamata Trappist -1, che dista dal nostro pianeta 39 anni luce. 6 dei 7 pianeti hanno una temperatura che va dai 0 ai 100 gradi. E 3 di questi pianeti oscillano in una temperatura media che permetterebbe di ospitare acqua allo stato liquido. Per cui potrebbero offrire condizioni compatibili con la vita.
Trappist – 1, la stella del sitema scoperto, ha una massa 10 volte inferiore a quella del sole e una temperatura inferiore alla metà.
L’annuncio della Nasa è avvenuto a Washington, dalla sede del Direttorato Missioni Sicentifiche della Nasa, da Thomas Zurbuchen, astronomo della ULg – Università di Liegi – e al vertice del stesso Direttorato, il quale ha così commentato la scoperta “Rispondere alla domanda ‘siamo soli?’ è una delle priorità della scienza. Scoprire così tanti pianeti con queste caratteristiche nella fascia di abitabilità è un rilevante passo avanti verso questo obiettivo”.
aggiornamento 22/2/2017, h. 23,26
Vita nello spazio. Non solo Marte?
L’annuncio della Nasa della conferenza stampa che terrà il giorno 22 febbraio 2017 “per comunicare un’importante scoperta al di là del sistema solare”, ha suscitato una grande aspettativa fra gli astronomi, scienziati ma anche per i non addetti ai lavori di tutto il mondo.
Secondo le anticipazioni del giornale britannico The Independent, la Nasa parlerà degli “esopianeti”, ossia di quei pianeti che gravitano attorno ad una stella diversa dal Sole e, che si ritiene possano essere potenzialmente abitabili.
La conferenza stampa è prevista per le h.19, ora italiana, alla quale si potrà assistere in diretta dal sito della NASA.
I 44 esopianeti
Nell’estate del 2016 la rivista scientifica Nature ha pubblicato la ricerca internazionale compiuta sulla natura di 2 esopianeti: Trappist-1b e Trappist-1c individuati qualche mese prima dagli autori della ricerca.
Lo studio spettroscopico ha rivelato una superficie rocciosa di entrambi i pianeti, quindi, compatibili con lo sviluppo della vita. Anche se le stesse condizioni di vita sarebbero meno piacevoli rispetto al Pianeta Terra. Infatti, Trappist-1b e Trappist-1c, come hanno appurato i ricercatori, orbitano molto vicino e sono in rotazione sincrona con la loro stella, per cui hanno una parte costantemente illuminata o l’altra perennemente al buio.
La lista degli esopianeti potenzialmente abitabili sono 44 (aggiornamento all’8 settembre 2016).
pubblicato il 22/2/2017, h.13.00