Brucia il monte Takao. Per la sicurezza e la pace nel mondo
Come ogni seconda domenica di marzo, anche quest’anno presso l’antico Tempio Takaosan Yakuoin – sul Monte Takao, a ovest di Tokyo (Giappone) – in osservanza del rito Hiwatari Matsuri, i monaci Yamabush e i fedeli hanno camminato a piedi nudi su un letto di brace ancora fumante, cantando e pregando per la sicurezza e per la pace nel mondo.
Il 10 marzo 2024, la cerimonia, come sempre, ha avuto inizio con l’accensione del grande falò – chiamato Saito Goma-ku – con legno e foglie di cipresso giapponese e con i bastoncini che i religiosi e i fedeli vi gettano, dopo averli strofinati sul loro corpo. Le fiamme sono considerate elemento di purificazione: bruciando eliminano ogni forma di contaminazione.
I primi a sfilare sui carboni ardenti sono stati i monaci, sottoponendosi a una vera prova di resistenza fisica.
I fedeli e gli spettatori più coraggiosi vi hanno avuto accesso una volta che gli addetti al tempio, per sicurezza, hanno spento il fuoco principale e raffreddato il sentiero, così che l’attraversamento sia meramente simbolico.
Il Tempio e le origini del rito
Il Tempio Takaosan Yakuoin si trova in cima al Monte Takao, costruito nel 744 per ordine dell’imperatore Shomu, come base per il buddismo nel Giappone orientale il cui fondatore Gyoki, è stato un sacerdote carismatico strettamente associato all’erezione del Grande Buddha nel tempio Todai-ji a Nara.
L’edificio fu poi restaurato nel XIV secolo, per volere del sacerdote Shungen Daitoku, ideatore del rituale del fuoco.
Ancora oggi è il Tempio noto sia per la pratica buddista dello Shugendo o ascetismo, sia per la sua dedizione al Tengu, una figura mitica della fede shintoista e strettamente legata al Monte Takao, considerata un messaggero degli dei.