La Colombia mette al bando la corrida

La Camera dei Rappresentanti colombiana ha approvato – a grande maggioranza (93 sì contro 2 no) -, il disegno di legge che vieta la corrida.

Dopo il Brasile, il Cile, l’Argentina, l’Uruguay e il Guatemala, anche in Colombia dal 2027 sarà proibito il tradizionale spettacolo spagnolo, parimenti agli altri tipi di “intrattenimento crudele con animali”, come il rejoneo, la corrida che vuole il toreador a cavallo.

Il procedimento legislativo prevede che fino alla fine del 2027  lo Stato garantisca posti di lavoro alternativi a tutte le persone che si guadagnano da vivere con le corride, mentre le arene dovranno essere organizzate in modo ad accogliere attività sportive e culturali.

Lo spettacolo di tauromachia è già vietato a Bogotà e a Medellin dal 2020, grazie alla Corte Costituzionale che dal 2018 autorizza le corride, ma dando ai parlamentari la possibilità di applicare restrizioni. Prosegue invece a Calì, terza città della Colombia.

L’adeguamento al divieto non sarà impresa facile, perché la corrida gode ancora il favore del grande pubblico e fuori dalle grandi città rappresenta il fulcro delle feste tradizionali. Ma nonostante ciò e sebbene il disegno di legge debba ancora passare al vaglio del Senato e del Presidente, il bando viene dato come fatto.

In Spagna alla corrida non si rinuncia

Intanto in Spagna, a Pamplona, come ogni anno, fervono i preparativi per la Corsa dei tori in occasione della Festa di San Fermín (6 – 14 luglio 2024) che tanto piaceva affascinava lo scrittore statunitense, Premio Nobel, Ernest Hemingway (1899 – 1961) che la celebrò nel suo celebre romanzo Fiesta. Ne restò incantato fin dal 1923 (ma alcune biografie indicano l’anno 24), quando giunse a Pamplona nel pieno dei festeggiamenti, per ritornarci, in seguito, svariate volte.

La corsa dei tori di Pamplona consiste nel rilasciare 6 tori e 4 buoi nel centro della città, per un percorso lungo 825 metri, mentre i partecipanti gli corrono accanto e ogni anno sono diversi quelli che rimangono feriti. Nel corso del tempo alcuni incidenti sono stati fatali, ma la Corsa dei tori non è mai stata messa in discussione dagli stessi pamploneses.

Per quei giorni saranno organizzate 10 corride nell’apposita arena da 20mila persone, fra le più grandi del Paese.

Nell’ europea Spagna, infatti, la tauromachia – praticata per antica tradizione -, è vietata soltanto nelle Isole Canarie dal 1991. Il tentativo degli anni Dieci del nuovo secolo della Catalogna di bandirla è naufragato per decisione del Tribunale Costituzionale.

 

Immagine: Colombia, un manifestante contro la tauromachia

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