Dress experience. La fenomonelogia dell’essere o dell’avere?
Avere o essere? Si chiedeva Fromm quando, anni or sono, proponeva un binomio esistenziale fra un modus vivendi fondato sul possedere e fra una una vita condotta eticamente, incentrata su una sana idea di con-divisione. Ebbene, se ci volgiamo intorno possiamo notare che le ultime tendenze mostrano una certa propensione non all’acquisto nudo e crudo, bensì al noleggio a lungo e medio termine.
Si prende in prestito di tutto: auto, case, case vacanze, furgoni, attrezzature di vario stampo e infine vestiti. Quest’ultimo fenomeno si chiama fashion renting proviene dall’America, culla di tante novità, e si è già ampiamente diffusa nella Cina, prodiga e produttiva. Poteva mancare nella nostra penisola, icona di stile?
Assolutamente no, l’Italia agli italiani, sta accogliendo vestiti e capi che entreranno negli armadi in maniera transitoria, periodica, momentanea. Insomma gli abiti diventano nomadi ed emigrano nelle nostre stanze in maniera assolutamente legale. Questi pezzi d’Alta Moda chiedenti asilo, hanno il pregio indiscusso di trovare una risoluzione all’intramontabile dilemma del cosa indossare. Così sbarca nella moda un nuovo trend, quello del noleggio di abiti firmati, perfetti per ogni occasione che permettono una fruibilità per tutti, visto il basso costo rispetto al prezzo normale di vendita.
Dunque, il fashion renting mostra alcuni pregi. Primo, si pone a supporto della liberazione del guardaroba, invaso da abiti e accessori inutilizzati, spesso lasciati all’usura del tempo; secondo rende redivivo un vecchio sogno: avere un’infinità di outfit per essere impeccabili, perfetti per ogni occasione.
In effetti quante volte ci siamo trovate dinnanzi ad armadio colmo e ricolmo, eppure vuoto, fatalmente mancante del capo giusto da indossare per quella certa occasione? Senza stress correlati l’eleganza diviene un mantra accessibile a tutti. Infondo nell’era dei social mostrare diviene più importante di avere; apparire per stupire e stupirsi.
Terzo pregio, naturalmente ecologico immancabile antidoto alle brutture dei tempi: il noleggio ha uno sfondo di indubbia sostenibilità riducendo i rifiuti tessili contribuisce alla salvaguardia del pianeta. Sovente un vestito indossato tre volte risulta già vecchio, inutile, da buttare, Questo favorisce gli sprechi o implementa la tendenza a fare acquisti low cost di abiti usa e getta, artefici degli accumuli nelle discariche.
In Italia il marchio Twinset ha sposato questo concept e ha progettato una collezione per il noleggio, 21 modelli con 3 o 4 colori che vanno dalla taglia 38 a alla 48 ad un costo variabile, accessibile.
Sebbene esistano già dei servizi a noleggio, ad esempio la milanese Dress Yuocan, la novità di questo brand sta nel fatto di non puntare al noleggio di capi “rimasti invenduti”, piuttosto di creare una linea finalizzata all’affitto lontana dall’dea di possesso. Un’azione contro la proprietà privata?
Allora, donne e uomini di tutto il mondo unitevi! Fate comunità nel vivere una nuova esperieza, fate una dress experience presso un punto ‘Pleasedontbuy’, spazi Twinset dedicati al noleggio di prossima apertura a Roma, Milano, Firenze, Verona, Bari, e nel corner dell’Orio Center vicino Bergamo. Il servizio rent è a tutto tondo: le clienti potranno usufruire di un’assicurazione, del servizio sartoria e lavanderia. Ogni cliente potrà essere seguita da esperti pronti ad adattare il capo prescelto per sentirsi al top.
Indossare o possedere ? Avere per sempre o fare esperienze brevi? In-vestire per un tempo indeterminato o per un tempo determinato? Mentre si consolida la fenomenologia del rent tout court, resterebbe un ulteriore questione da sviscerare inerente la moda a noleggio. E’ davvero cosi importante fingere di avere? E’ forse terapeutico apparire chi non si è, bipolare eco dei tempi.