Palermo. La settimana delle culture
È dedicata all’archeologo Sebastiano Tusa – scomparso nell’incidente aereo dello scorso 10 marzo – la Settimana delle Culture, che si svolgerà a Palermo dall’11 al 19 maggio 2019.
270 eventi in 100 spazi diversi, a sottolineare l’apertura della città alle contaminazioni di idee e progetti culturali: una città che, citando il sindaco Orlando, si proietta, per vocazione naturale, ai temi del Terzo Millennio: pace, solidarietà e legalità.
L’inaugurazione della manifestazione, l’11 maggio, avverrà presso il Palazzo delle Aquile, dove sarà presentata la tela ritrovata negli uffici del Municipio, che ritrae Marie-Therese di Francia, la figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta, l’unica esponente della famiglia reale che sfuggì alla ghigliottina della Rivoluzione Francese del 1789. Probabilmente la tela arrivò a Palermo con gli arredi e i tesori dei Borbone in fuga da Napoli. La tela, ritrovata e studiata da Maria Antonietta Spadaro, verrà restaurata (a cantiere aperto) dalla Settimana della Culture.
Tra i tanti eventi ricordiamo gli spettacoli al carcere di Pagliarelli e la mostra, presso Palazzo Riso, dei manufatti realizzati dai detenuti.
Presso la Biblioteca Regionale si potrà ammirare la mostra collettiva di 60 artisti dal titolo Rifiuti, curata da Anna Maria Ruta.
China Art Now, la mostra di 14 artisti cinesi, invece, sarà ospitata dalla Fondazione Sant’Elia, mentre le opere in tessuto di Zhang Hongmei e la mostra Human Condition sarà l’evento che il 14 maggio inaugurerà la riapertura del Loggiato San Bartolomeo dopo il lungo restauro. La mostra si protrarrà fino al 30 giugno.
Molte le esposizione fotografiche – aperte fino al 28 luglio 2019 – che raccolgono le diverse sensibilità che s’incontrano a Palermo, come ha sottolineato Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente della Settimana delle Culture, come Utopia, il progetto fotografico di Carlo Bevilacqua o Nuova Genesi/ Sierra Leone, in cui Sebastiano Cosimo Auteri, con i suoi scatti, racconta un Paese che nonostante l’estrema povertà e la lotta impari contro l’epidemia di Ebola trova ancora il coraggio di sorridere; la collettiva Uomini, Luoghi , Storie che raccoglie le fotografie del Concorso Enzo La Grua di Castelbuono e, ancora, La bellezza ritrovata il reportage fotografico di Charley Fazio sull’esilio dei bambini siriani, un progetto straordinario che ridona il sorriso ai piccoli rifugiati, chiamati a fotografare loro stessi la “bellezza”.
La Settimana delle Culture, infine, apre le porte di 8 luoghi storici della città, che per l’occasione mostreranno tesori sconosciute e racconteranno nuove storie. Grazie all’iniziativa Le Vie dei Tesori, nei weekend del 11-12 e 18-19 maggio si potrà andare per salotti nobiliari come quello di Palazzo De Gregorio per scoprire che proprio lì si amarono l’ammiraglio Nelson e Lady Hamilton, o ai Quattro Pizzi dove si trovano ancora gli acquarelli di Vincenzo Florio.
Si potrà scendere nei rifugi che hanno protetto i palermitani dalle bombe del 1943, ammirare Palermo dall’alto volando su un Piper o visitare i depositi della Gam (Galleria Arte Moderna) per vedere per la prima volta il ritratto della scuola Macchiaiola, dipinto da Federico Zandomeneghi, che Rosalia Galati di Riella lasciò in eredità alla Galleria nel 1996, insieme a 2 pastelli di Ettore Ximenes. Ebbene anche il ritratto ha una storia da raccontare: dal recente restauro a cui è stato sottoposto sono emerse altre dediche che narrano del nobiluomo, Domenico Galati di Riella, avvocato, poeta e drammaturgo…
Fotografie dall’alto: 1) Sebastiano Tusa; tela ritrovata nel Municipio di Palermo, ritratto di Marie-Therese di Francia; 3-5) mostra fotografica ‘Nuova genesi/Sierra Leone’ di Sebastiano Cosimo Auteri; 6-7) mostra ‘La bellezza ritrovata’ di Charley Fazio; 8- 9) Palermo, Palazzo De Gregorio e Quattro Pizzi- Casa Florio