Giuseppe Paternò. Un portavoce straordinario

Da The Guardian al Chinaplus, ossia dall’Europa alla Cina: la notizia di Giuseppe Paternò, neo laureato all’Università di Palermo a 96 annista facendo il giro del mondo e, nonostante risalga al 29 luglio, la stampa internazionale non cessa di parlarne. Ultimo il New York Times, dove ancora il 5 agosto Elisabetta Povoledo ha scritto l’articolo Non è mai troppo tardi per inseguire un sogno dove racconta la storia di Paternò.

Così inaspettatamente l’Università di Palermo è sui giornali di tutto il mondo, rimarca il rettore Fabrizio Micari, grazie alla prodezza intellettuale di Paternò che è diventato suo malgrado, “un portavoce straordinario per la nostra università, grazie al suo entusiasmo e al suo talento”. Una fonte d’ispirazione per tanti aspiranti studenti universitari ma non solo, un esempio trasversale e non solo per l’età  ma per il suo ottimismo. Così si spiega il successo di Paternò e il grande interesse che suscita, la professoressa Rossella Cancila, relatrice delle tesi del Nostro che spiega: “Trasmette fiducia nel futuro. Paternò è un modello da seguire ”aggiungendo che la sua storia è l’ennesima prova che “se si coltivano i propri interessi si può rimanere giovani se non nell’ età nello spirito e i sogni possono diventare realtà” naturalmente longevità e salute permettendo.

La tesi di laurea (in Storia e filosofia) elaborata da Paternò tratta i luoghi storici del capoluogo siciliano, un’involontaria promozione nella promozione per la città siciliana nel suo insieme non è sfuggita alla gratitudine del Comune che il 4 agosto 2020 ha consegnato a Giuseppe Paternò la pergamena della Tessera preziosa del Mosaico Palermo. In quell’occasione il sindaco, Leoluca Orland,o ha specificato di “voler rendere onore al neo-laureato non solo per la sua età e per l’eccellente curriculum accademico, ma soprattutto per il suo essere simbolo dei tanti palermitani che vivono con amore e profondità il proprio attaccamento a Palermo e alle sue radici culturali, ma che allo stesso tempo sanno guardare lontano, ampliare il proprio orizzonte culturale e umano”.

Nato nel 1923 a Palermo, primo di 7 figli di una famiglia molto povera, Giuseppe Paternò inizia a lavorare dopo la licenza elementare. “La famiglia era numerosa. In casa c’era un solo stipendio. Eravamo sotto il fascismo e i tempi erano duri” ricorda. Ma assunto da una casa editrice, il proprietario convince il padre di Giuseppe a rimandarlo a scuola per conseguire il diploma professionale triennale. Passa quindi alle dipendenze di un’agenzia assicurativa. Contemporaneamente prende lezioni private per diventare telegrafista. Con tale qualifica è arruolato dalla marina durante la Seconda guerra mondiale e dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43 diventerà partigiano. Terminato il conflitto è assunto dalle Ferrovie dello Stato dove lavora per 40 anni. Nel frattempo agli inizi degli anni Cinquanta si sposa, ha 2 bambini, ma continua a studiare ottenendo il diploma di geometra che gli consente di ottenere una posizione lavorativa migliore all’interno delle Ferrovie.

Negli anni Ottanta giunge il momento di andare in pensione. E Giuseppe Paternò si dedica completamente ai suoi amati libri. Scrive l’autobiografia Quando il tram arrivava a Mondello – Ricordi un novantenne, pubblicato da Qanat editore e frequenta corsi di teologia. Presso l’Arcidiocesi di Palermo incontra, casualmente, un professore di filosofia che lo spinge a seguire la sua materia. S’iscrive all’Università di Palermo per la triennale in Storia e Filosofia. Il 29 luglio 2020 si laurea a pieni voti. Ora i professori dell’Università lo spingono a continuare per i 2 anni della magistrale. Paternò è perplesso, si sente un po’ stanchino per dirla alla Forrest Gump, ma non esclude nessuna possibilità. E alla vigilia dei suoi 97 anni (li compirà tra 6 settimane), lancia un messaggio a tutti noi e, crediamo in particolare ai giovani: “Non arrendersi mai davanti agli ostacoli che ci sono sempre. Bisogna essere forti”. Studiare e credere nel futuro.

Nell’estate del 2022 Paternò prende la seconda laurea in Scienze filosofiche; appena in tempo. Morirà nel novembre successivo alla soglia dei 100 anni.

Immagini: 1) Palermo: 29 luglio, Giuseppe Paternò, a 96 anni si laurea in Storia e Filosofia presso il l’Università di Palermo, alla sua destra il rettore, Fabrizio Micari, alla sua sinistra la relatrice  Rossella Cancila; 2) 4 agosto, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando consegna a Paternò la pergamena della ‘Tessera preziosa del Mosaico Palermo’

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