I primi 70 anni di Dodi Battaglia e Francesco Moser
Chi raggiunge il traguardo dei 70 anni comincia a riflettere sul proprio passato, e a capire di voler scrivere certi ricordi. Se sei un personaggio pubblico, importante e talvolta chiamato “eroe”, non puoi fare a meno di raccontarti e rivivere tutte le emozioni che la vita ti ha regalato, buttando giù di getto in un libro e con semplici parole tue, quegli anni, che partiti in punta di piedi hanno poi portato certi uomini a diventare quasi leggende.
Così di recente i freschi settantenni Dodi Battaglia, il chitarrista dei Pooh e Francesco Moser, lo sceriffo in bicicletta, presentano insieme le loro biografie (pubblicate da Azzurra Music), rispettivamente Le mie 60 compagne di viaggio e Francesco Moser Come un ragazzino di una valle del Trentino è andato alla conquista dell’Italia e del Mondo, scritto dal giornalista sportivo Beppe Conti con la prefazione di Bernard Hinault.
Se per il musicista le compagne di viaggio altro non sono che le sue chitarre che per lui hanno rappresentato un legame e un amore infinito, per il ciclista trentino sono sicuramente quelle vittorie che l’hanno portato sul gradino più alto dei podi più prestigiosi: il record mondiale dell’ora, tre Parigi Roubaix, il campionato iridato, il Giro d’Italia, una Milano Sanremo, il Giro di Lombardia ecc. ecc; e così lui si narra per quello che è: solo e semplicemente “Francesco Moser”. E proprio da questo campione, che molti quasi non ricordano, traiamo un giudizio sul grande Fausto Coppi, venuto a mancare poco più di 60 anni fa. ” Mi sarebbe piaciuto correre all’epoca di Coppi, perché lui aveva rinnovato il ciclismo”.
Se parliamo di corse su due ruote come non ricordare, in programma il 27 giugno 2021 – dopo un anno di sospensione causa pandemia – e proprio in ricordo del ‘campionissimo’, la 33a edizione del giro del mondo a pedali, intitolata a Fausto Coppi. È una gara di gran fondo con partenza e arrivo a Cuneo ed alla quale sono iscritti 140 atleti provenienti dalla Francia, 105 dall’Olanda, 27 dalla Germania, 23 dal Belgio ed altri dalla Svizzera, dal Brasile, dagli Usa, Colombia e Israele.
Saranno consegnate ai girini le maglie 2021 simili a quella indossata da Eddy Merckx, e diventeranno così un capo da collezione perché: ” Io c’ero, l’ho fatta”.
Questa gran fondo sarà di 177 km. con un dislivello di 4000 metri fino al Santuario Valmata, la Piatta Soprana e la Valle Grana. Per i ciclisti del medio fondo (111 km.) vi sarà la salita del mitico Fauniera con la successiva discesa a Demonte e l’altra salita alla Madonna Valdieri, 1310 di altitudine, per rientrare a Cuneo seguendo la Valle Gesso.
“Ogni tempo ha gli eroi che si merita, nel senso che costruisce le icone in cui identificarsi”, diceva la giornalista Emanuela Audisio, ma chi porterà a termine questa corsa eroe lo sarà certamente. E chissà se scriverà, anche se non in un bel libro come quello di Moser, le sue emozioni, i suoi sforzi, e le sue gioie pedalando in un panorama di queste terre piemontesi che hanno dato i natali a tanti campioni del passato.
Immagini: 1) Dodi Battaglia, il chitarrista dei Pooh; 2) Francesco Moser, campione di ciclismo. Entrambi nati nel giugno del 1951, presentano insieme le loro rispettive biografie. E sempre a giugno si svolge la 33° edizione della ‘Fausto Coppi’, il giro del mondo a pedali