Noah, la prima macchina prodotta dall’economia circolare

Un’autovettura realizzata secondo i criteri dell’economia circolare, forse il prodotto più complesso mai realizzato finora secondo i principi del riuso: è Noah la city car elettrica, composta con circa l’80% di materiali biodegradabili.

Il telaio e la carrozzeria sono realizzati con bio materiali ottenuti dalla lavorazione di barbabietola da zucchero e lino.  La vernice è in bio resina e, fondamentale, le batterie al litio sono riciclabili. Inoltre sotto i sedili sono posizionate sei slot di batterie da 10 chili ciascuna, estraibili e sostituibili.

Complessivamente l’autonomia dell’autovettura è pari a 240 chilometri con una singola carica. In grado di raggiungere i 110 chilometri orari, comparando i consumi con i carburanti comuni, Noah percorre 300 chilometri con un litro.

Molto alto il livello complessivo di sostenibilità rispetto all’ambiente della produzione di questa city car che al corrisponde al 90%.

Noah è stata realizzata da una squadra di 22 studenti dell’University of Technology di Eindhoven (Olanda), che ha formato il gruppo Tu/ecomotive che si occupa di produzione eco-sostenibile.  Al momento è un prototipo ma i produttori sono in contatto con le case automobilistiche Lamborghini, Bmw, Volkswagen e Ford. Ed entro la fine dell’anno l’Olanda concederà alla vettura la licenza di guida su strada.

Noah è stata presentata in Italia  il 1° aprile 2019 a Milano da alcuni componenti del gruppo Tu/ecomotive, i quali intervistati da Skytg24 hanno dichiarato che non hanno depositato il brevetto né lo faranno perché “i soldi non c’entrano con la ricerca”. Se c’entrassero i costi, seguendo le logiche del mercato, aumenterebbero e – sostengono i ricercatori olandesi – verrebbe  meno uno dei principi base dell’economia circolare “la convenienza totale dell’impatto zero”.  Anche il progetto è a disposizione di tutti,  pubblicato sul sito dell’università

Ci tengono, questi giovani studiosi a rimanere fedeli al loro motto che recita”sostenibilità senza compromessi”.

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