Moda sostenibile. I jeans biodegradabili
Il jean è uno dei capi più venduti del settore abbigliamento e di conseguenza – soprattutto da quando è entrato nel segmento fashion subendone i diktat – rientra nel numero smisurato di capi che finiscono in discarica. Sappiamo già che la produzione del tessile e del confezionato ha un forte impatto ambientale e ne conosciamo l’aggravio generato dai ritmi dalla fast fashion che riduce il ciclo di vita di un capo, aumentando il numero di quelli invenduti che finiscono inceneriti: una pratica che provoca emissioni di anidride carbonica per 1,35 tonnellate per megawattora, superando i livelli della combustione del carbone e del gas naturale.
Molti, però, sono i brand consapevoli che, nel tentativo di rendere il settore sostenibile per l’ambiente, sperimentano nuovi tessuti, materiali e sistemi produttivi.
Ed anche il jean sembra aver trovato la sua compatibilità con l’ambiente grazie al brevetto italiano di Candiani Denim (azienda fondata nel 1938, in un piccolo paese alle porte di Milano) che propone i jeans biodegradabili grazie all’uso di filati vegetali ed escludendo tutti le parti a base di petrolio.
Il nuovo tessuto si chiama Coreva Stretch ed è realizzato con il filato di cotone avvolto dal filato ottenuto dalla gomma naturale che ne mantiene le caratteristiche performanti di elasticità, comodità e durata.
Escluse, dunque, tutte le componenti sintetiche derivanti dal petrolio (l’ onnipresente elestan, per esempio, la fibra a base di poliuretano), il Coreva Stretch promette di essere un capo completamente biodegradabile e potrebbe essere vero quello che la stessa Candiani scrive sul proprio sito, e cioè di aver creato “una tecnologia rivoluzionaria che mira a cambiare completamente l’intero mondo della produzione del denim” fornendo la possibilità di inserire lo storico capo nel circolo virtuoso dell’economia circolare posto che le “materie prima diventano tessuto, quindi indumento e poi ritornano alla natura grazie dalla loro biodegradabilità”.
Il jean biodegradabile Coreva Stretch intanto ha avuto un battesimo eccellente: il debutto sulle passerelle della stilista Stella McCartney (figlia del Beatle Paul e fra le firme più di tendenza del momento), poi è stato adottato da un altro marchio leader del jeans Diesel e la stessa Candiani ha lanciato nell’estate 2021 la propria capsule di jeans biodegradabili.