La rivoluzione verde della ferrovia del Centro Italia

Sarà riconvertita a idrogeno verde la tratta Sansepolcro (Arezzo) – Sulmona (L’Aquila), 300 chilometri che attraversano la Toscana, l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo. Oggi la strada ferrata è parzialmente elettrificata e percorsa da treni diesel che hanno esaurito la loro funzione.

La conversione comporterà una riduzione dei costi oltre a portare innovazione in una zona a grande vocazione turistica ma soggetta a spopolamento e deindustrializzazione.

A idrogeno, se si farà, sarà anche la Ferrovia Salaria o dei Due Mari: l’antichissimo progetto – la prima proposta sembra risalire al 1841– incredibilmente da quasi 200 anni sempre rimandato per il disaccordo tra gli enti locali, per ostacoli burocratici ed economici.

Se i risultati di fattibilità tecnica saranno positivi, la linea ferroviaria di collegamento trasversale tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico – e che coprirà la tratta Aeroporto di Fiumicino e Roma – San Benedetto del Tronto passando per Rieti, Amatrice e Ascoli Piceno (lo stesso percorso dell’antica Via Salaria) – renderà la capitale italiana prima al mondo a essere servita dai treni a idrogeno, ma soprattutto supererà le grandi difficoltà (salvo l’uso della macchina) per raggiungere la Sabina, nonostante la località più lontana della zona dalla città eterna non superi la distanza di 250 chilometri.

Ma i tempi sembrano essere ‘maturi’ (concededici l’ironico eufemismo). I Comuni interessati, fra i quali quello di Roma, stanno aderendo al Manifesto delle Ferrovia Salaria, nel quale si chiede a tutti gli attori coinvolti – rappresentanti, impresa, società e lavoro – di sostenere il progetto “con forza e con spirito unitario oltre i confini amministrativi e le fedi politiche” e si rivolge al Governo affinché “possa presto mettere in essere tutte le azioni necessarie alla realizzazione dell’opera”, quanto mai urgente soprattutto dopo il sisma del 2016-2017.

E i finanziamenti?

Prima di Ferragosto nellla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la legge che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro per le ferrovie del Centro Italia, frutto dell’emendamento depositato il 9 luglio dal deputato del Partito Democratico, Fabio Mellili. Ma dovrebbe essere solo l’inizio dei finanziamenti, considerando che la mobilità verde e sostenibile è uno dei punti strategici e cruciale del Green Deal Europeo e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il documento che il Governo ha  presentato alla Commissione europea per illustrare come intende gestire i fondi di Next Generation.

Per la realizzazione della conversione a idrogeno del tratto Sansepolcro – Sulmona e per la verifica della fattibilità tecnica della Ferrovia Salaria è stato firmato un protocollo d’intesa da Iberdrola, Aecom, Ancitel Energia e Ambiente e Cinque International.

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