Italia 5G. La prima auto guidata in remoto
Per la prima volta in Italia è stata sperimentata un’auto senza conducente.
È accaduto a Torino, a piazza Castello il 26 ottobre 2018. Provvisto della connessione di quinta generazione (5G), il veicolo è stato controllato da un operatore all’interno di Palazzo Madama, davanti al quale è stata installata l’antenna 5G. L’esperimento si deve alla collaborazione tra Tim, Ericsson e il Comune di Torino.
L’antenna 5G, accesa da Tim, è la prima a onde millimetriche installata in luogo pubblico. Si tratta di un sistema che tra le tante sue funzioni, consente di ricevere le informazioni dell’ambiente circostante, trasmettendole a un operatore, il quale, come nel caso dell’esperimento di Torino, controlla il veicolo facendolo muovere da remoto.
La macchina, infatti, è dotata di una piattaforma di controllo che raccoglie in tempo reale i dati e i contenuti multimediali raccolti dai diversi sensori, telecamere e radar presenti nell’abitacolo.
Qui passa la differenza tra la guida assistita e la guida in remoto: mentre la prima richiede un passeggero a bordo che comanda le manovre, la guida in remoto permette di pilotare il veicolo dall’esterno, grazie alla stabilità di connessione garantita dalla tecnologia 5G.
Il progetto Smart Road
L’esperimento di Torino rientra nell’ampio progetto Smart Road, previsto dall’articolo 205 del Decreto ministeriale a firma dell’allora ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che autorizza le sperimentazioni delle soluzioni tecnologiche avanzate nella rete delle infrastrutture italiane, in vigore con la Legge di Bilancio 2018. Il progetto è aperto alle università e alle case automobilistiche che potranno eseguire test sia sulle autostrade sia nei centri abitati, dopo aver richiesto l’autorizzazione del Mit (Ministero Trasporto e Infrastrutture).
Breve storia delle Generazioni tecnologiche
Per Generazione (tecnologica) s’intende l’insieme dei requisiti per lo standard comunicativo.
La quinta è l’ultima frontiera delle telecomunicazioni e garantisce la velocità massima finora conosciuta di caricare e scaricare (upload e download) dati e file dalla rete informatica. Tale velocità si deve al nuovo spettro di frequenza, le onde millimetriche: onde radio tra 30 e 300 GHz, che la ricerca scientifica ha dimostrato di poter essere utilizzate anche per la connessione.
Dopo la rivoluzione digitale degli anni Cinquanta del Novecento che ha segnato il passaggio dalla tecnologia meccanica ed elettronica analogica a quella elettronica digitale, il primo standard (generazione tecnologica) è stato il 2G che ha segnato il passaggio della telefonia mobile da analogica a digitale. Con il 3G si è ottenuta la connettività dei dati in mobilità, ad esempio ha permesso l’accesso ai programmi televisivi. Con il 4G è stata migliorata la telefonia VoIP (acronimo per Voice Over IP) è un protocollo Internet, ovverosia la possibilità di compiere una conversazione telefonica tramite la connessione con Internet (o altra rete che rientra nel protocollo), come ad esempio la video telefonata e la videoconferenza.
Oggi siamo giunti alla 5G con la quale è possibile realizzare l’internet delle cose e l’industria 4.0. e che sarà accessibile a tutti nel prossimo futuro.