L’ecomuseo al Parco Archeologico di Herakleia
Presto il Parco Archeologico di Herakleia, a Policoro (Matera), sarà valorizzato grazie alla realizzazione di un ecomuseo.
Si tratta del progetto Siris che attraverso la collocazione nei punti più suggestivi dell’antico sito (le Aree Sacre, consistenti nel Tempio di Dionisio, Santuario di Demetra e del Vallo) di opere arte contemporanea realizzate ad hoc, creerà nuove e fantastiche connessioni tra passato e presente e tra natura e cultura. Non di meno sarà l’opera di recupero ambientale e architettonico, con la sistemazione del corso d’acqua Varatizzo che attraversa il Parco (rendendo più accessibili al pubblico vari settori del sito) e il recupero della fontana del Settecento del Sain – Non.
Il progetto è firmato Studio Studio Studio, il laboratorio sperimentale interdisciplinare di Edoardo Tresoldi, la direzione artistica è affidata ad Antonio Oriente, mentre il gruppo di lavoro è formato dal duo belga Gijs Van Vaerenbergh, dall’artista spagnola Selva Aparicio e dal musicista italiano Max Magaldi.
L’opera del duo belga, battezzata Rovina Inversa, reinterpreta il Tempio Arcaico richiamando la parte superiore dell’edificio, in modo che ai visitatori. che cammineranno sotto una struttura reticolare, gli verrà restituita la monumentalità della costruzione originaria.
La spagnola Aparicio, con l’intenzione di richiamare alla meditazione, ha progettato un percorso di rigogliosa vegetazione nel Bosco Sacro con sculture ispirate alle edicole votive, che condurrà alle rovine del Santuario di Demetra.
Infine al musicista Magaldi è andato l’onere di ideare una sonorizzazione immersiva, fruibile attraverso un’ app, in piena sintonia con il paesaggio e con i movimenti dei visitatori, fornendo un’esperienza di Natura aumentata.
Ogni fase del progetto Siris, dal processo creativo alla collocazione delle installazioni, sarà racconta nel documentario del fotografo e documentarista d’arte, Giovanni Troilo.
Il già esistente Museo Archeologico della Siritide, sarà strettamente connesso al nuovo progetto, le cui opere e interventi (non invasivi e reversibili) sono già in corso d’opera e vedranno la luce nella loro completezza nel 2025.
Il progetto Siris, presentato nell’ottobre 2024 presso la Triennale di Milano, è promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dal Programma Operativo Nazionale (PON) Cultura e Sviluppo (FESR 2014-2020).