Rinvenuta In Siria la scrittura alfabetica più antica del mondo
Scrittura alfabetica – Nel corso del convegno annuale dell’American Society of Overseas Research (ASOR), che si è svolto a Boston dal 20 al 23 novembre 2024, i ricercatori della Johns Hopkins University hanno rivelato i risultati dello studio che hanno condotto su cilindri di argilla della lunghezza di un dito, rinvenuti in una tomba in Siria.
Secondo la loro ricerca, i reperti archeologici riportano una scrittura alfabetica databile intorno al 2400 a.C. precedendo di 500 anni le scritture finora note.
Si tratterebbe della scrittura più antica della storia umana e questa sarebbe una scoperta che ribalterebbe ogni nozione fino appresa sull’origine degli alfabeti, sul modo in cui sono stati condivisi tra le società e sul loro significato in rapporto alle prime civiltà urbane.
Nuove tecnologie di comunicazione
“Gli alfabeti hanno rivoluzionato la scrittura rendendola accessibile a persone che non appartenevano alla famiglia reale e all’élite sociale. La scrittura alfabetica ha cambiato il modo in cui le persone vivevano, pensavano e comunicavano” ha affermato Glenn Schwartz, professore di archeologia alla Johns Hopkins University, che ha scoperto i cilindri di argilla. “E questa nuova scoperta dimostra che le persone stavano sperimentando nuove tecnologie di comunicazione molto prima e in un luogo diverso da quello che avevamo immaginato prima d’ora”.
Uno scavo lungo 16 anni in uno dei primi centri urbani
Glenn Schwartz, specializzato nello studio dello sviluppo delle prime aree urbane della Siria, ha condotto uno scavo della durata di ben 16 anni a Tell Umm al-Marra, in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Amsterdam.
Questa località, scrive Hannah Robbins sul sito della Hopkins University, è uno dei primi centri urbani di medie dimensioni sorti nella Siria occidentale. Qui gli archeologi hanno scoperto tombe risalenti all’età del bronzo. In una di queste, ben conservata, sono stati rinvenuti sei scheletri, gioielli d’oro e d’argento, utensili da cucina, una punta di lancia e vasi di ceramica accanto ai quali 4 cilindri di argilla leggermente cotta “con quella che sembrava essere una scrittura alfabetica”.
“I cilindri erano perforati – ha raccontato Schwartz – quindi immagino una corda che li lega a un altro oggetto per fungere da etichetta. Forse descrivono in dettaglio il contenuto di un recipiente o, forse, da dove proviene il recipiente o a chi apparteneva”.
Ipotesi sul contenuto, certezza sulla data che ribalta la storia dell’alfabeto
Senza un mezzo per tradurre la scrittura, si possiamo fare soltanto delle ipotesi sul suo contenuto. Certa invece la datazione dei ritrovamenti (tombe, manufatti e scritti), grazie alle tecniche al carbonio 14.
“In precedenza, gli studiosi pensavano che l’alfabeto fosse stato inventato in Egitto o nei dintorni, in un periodo successivo al 1900 a.C... Ma i nostri reperti sono più antichi e provengono da un’area diversa sulla mappa, il che suggerisce che l’alfabeto potrebbe avere una storia di origine completamente diversa da quella che pensavamo”, ha concluso Schwartz.
Immagine: uno dei 4 cilindri rinvenuti in una tomba siriana, datato 2400 a.C. dai ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora (USA) – photo by Johns Hopkins University