Il Parlamento del Marocco considera il congedo mestruale retribuito
Il Marocco potrebbe diventare il secondo Paese africano ad approvare la legge a favore del congedo mestruale retribuito.
Il gruppo parlamentare Social Ustie Group, ha proposto un disegno di legge che mira a concedere alle dipendenti che soffrono di forti dolori mestruali 2 giorni di congedo mensile retribuito, senza la necessità di presentare il certificato medico.
Il disegno di legge, riporta moroccoworldnews.com, prende in considerazione il dolore debilitante (per dismenorrea o endometriosi) che alcune donne sperimentano durante il periodo mestruale, che può avere un impatto negativo sul loro lavoro e sulla produttività.
La legge sul congedo mestruale si sta facendo strada nel mondo con impaccio: in Europa riguarda soltanto la Spagna, dove è stato appena approvato, in Africa se dovesse essere approvato il DDL marocchino sarebbe il secondo del Continente dopo il Zambia, estesa invece in Asia dove vige in Vietnam, in Corea del Sud, Taiwan, Indonesia, Cina, Giappone
Quest’ultimo è stato il Paese pilota con l’introduzione della legge già dal 1947, che però non prevede retribuzione e sono le aziende a loro arbitrio a indennizzare o meno le lavoratrici.
L’Italia ha presentato una proposta di legge nell’aprile 2016 (e da allora giace in Parlamento): prevede l’astensione dal lavoro per un massimo di 3 giorni al mese a tutte le lavoratrici con ciclo doloroso dimostrato clinicamente.
Un provvedimento tuttavia controverso. Se per alcuni rappresenta un’ulteriore conquista a favore della parità di genere, altri ritengono che possa, invece, compromettere la partecipazione femminile al posto di lavoro, alimentando i già dannosi stereotipi che spesso precludono le donne fin dal momento delle assunzioni.
Immagine di Idriss Meliani – pexels photo