L’albero genealogico più antico del mondo
Ricostruito l’albero genealogico più antico (fino ad oggi) del mondo, attraverso l’analisi del DNA antico di una famiglia del Neolitico, vissuta in Gran Bretagna 5.700 anni fa.
L’indagine è stata compiuta dagli archeologi e genetisti delle Università di Newcastle, Harvard, Vienna e dei Paesi Baschi e ci descrive la storia di 5 generazioni continue di una famiglia allargata. La maggior parte dei sepolti trovati nella tomba discende, infatti, da 4 donne che hanno avuto figli dallo stesso uomo al quale aspettava il diritto di utilizzare il sito.
Le persone sepolte sono disposte in diversi parti della tomba e in base alla matriarca di prima generazione da cui discendevano. Ciò fa pensare che le donne di prima generazione godevano di una posizione socialmente privilegiata e onorata nella collocazione nel sepolcro e nella memoria.
Le analisi sono state compiute sul DNA antico estratto dalle ossa e dai denti di 35 resti, sepolti intorno al 3700 a.C. Abbinando le analisi molecolari con quelle archeologiche i ricercatori ne hanno desunto che 27 di questi individui appartenevano alla stessa famiglia formata da un solo uomo che aveva procreato con 4 donne diverse.
La tomba neolitica – o tumulo, ritrovata da Hazleton North nel Gloucestershire – è composta di 2 camere sepolcrali a forma di L, una esposta a nord e l’altra a sud.
“Due delle donne, tutti i loro bambini sono nella camera sud – e i loro bambini fino alla quinta generazione”. ha spiegato il professor David Reich, dell’Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti, coautore della ricerca e che ha coordinato le analisi sulle generazioni del DNA antico dai resti.
Ma 8 persone che non sono direttamente imparentate con le altre lasciano pensare che l’adozione fosse già praticata e che il legame di sangue non fosse l’unico criterio d’inclusione nella sepoltura.
Il dottor Chris Fowler dell’Università di Newcastle, nel Regno Unito, primo autore e archeologo, infatti, ha risaltato l’importanza delle conclusioni della ricerca che permetterebbe di far comprendere la parentela, secondo la disposizione architettonica, di altre tombe neolitiche.
La tomba è di poco posteriore (di circa un secolo) all’introduzione in Gran Bretagna dell’agricoltura compiuta da persone i cui antenati si erano – diverse migliaia di anni prima – diffusi in Europa dall’Anatolia (l’odierna Turchia) e dall’Egeo.
“Speriamo che questo sia il primo di molti studi di questo tipo – ha concluso il prof. Reich – che rende vivide le vite di queste persone vissute in questo luogo molto tempo fa.”