Progetto Rest e diritto di accoglienza per i minori stranieri

L’esule guarda al passato, leccandosi le ferite; l’immigrato guarda al futuro, pronto a cogliere le opportunità a sua disposizione ” (Isabel Allende, scrittrice)

Un argomento di cui si parla in modo soffuso e con poca frequenza è la prostituzione minorile, Importante dunque evidenziare un progetto  promosso tra Roma Capitale e l’organizzazione umanitaria Ong Intersos, certificato e finanziato dall’Unione europea che è partito il 2 novembre 2020.

S è formata un’unità mobile che sarà formata da uno staff multidisciplinare che comprende 2 operatori con competenze in mediazione culturale e linguistica, 1 ‘case manager’, un medico. L’unità mobile svolgerà due uscite settimanali negli insediamenti informali individuati, secondo un calendario operativo prestabilito, che potrà subire modifiche in base alle necessità.

Il progetto, chiamato Rest, articolato in unità di strada, parte da un fatto incontrovertibile: la violenza sessuale di genere sui giovani uomini è un fenomeno meno conosciuto e sottostimato. Spesso non viene neanche denunciato alle istituzioni responsabili del sistema di accoglienza ed integrazione, e le vittime spesso non denunciano per paura dello stigma che ciò comporterebbe.

Le attività comprendono:

Monitoraggio dei principali punti di aggregazione su strada di Minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni esposti a sfruttamento; Informativa sui diritti e i servizi disponibili sul territorio; Informativa specializzata per persone sopravvissute a violenza sessuale; Rinvio a Intersos e ai servizi sociosanitari sul territorio

Minori stranieri non accompagnati e diritto di accoglienza

Dal 2014 più di 70.000 minori stranieri non accompagnati (MSNA) sono arrivati in Italia via mare, 60.000 dei quali sono divenuti maggiorenni. Secondo il Ministero italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali, a dicembre 2019 erano 5383 i MSNA ospitati in strutture ricettive. La maggior parte sono maschi (94,8%) di 17 anni di età (61,5%).

Quando i giovani diventano maggiorenni, la maggioranza dei minori stranieri non accompagnati perde il diritto all’accoglienza, e diviene esposta ad esclusione sociale e a rischio di sfruttamento lavorativo e sessuale. A seconda della tipologia di accoglienza in cui risulta inserito il MSNA, diverso sarà il trattamento a lui riservato al raggiungimento della maggiore età.

L’Osservatorio regionale sull’immigrazione del Piemonte descrive in modo accurato la situazione degli MSNA quando diventano maggiorenni.
“Per coloro che sono ospitati in strutture SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e non sono richiedenti asilo, sono previsti ulteriori sei mesi di accoglienza dopo la maggiore età.

I MSNA richiedenti asilo in strutture SPRAR  al compimento dei 18 anni, anche a seguito del D.L. 113/2018 (il cosiddetto “Decreto Salvini”), restano accolti in progetti dello SPRAR per maggiorenni o in CAS per adulti fino alla conclusione della procedura di riconoscimento della protezione e ancora per i 6 mesi successivi all’adozione del provvedimento finale di attribuzione della protezione.

Qualora invece i MSNA non siano richiedenti asilo e si trovino presso strutture non SPRAR, tendenzialmente perdono il diritto alle misure di accoglienza dopo i 18 anni. Per evitare la brusca interruzione di ogni forma di supporto e del percorso di autonomia, la L. 47/2017 ((Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati) ha previsto che, quando un MSNA, al compimento della maggiore età, pur avendo intrapreso un percorso finalizzato all’autonomia, necessita ancora di un supporto, il Tribunale per i Minorenni può disporne l’affidamento ai servizi sociali non oltre il compimento dei 21 anni, con possibile accoglienza all’interno dello SPRAR ai fini di un concreto e positivo inserimento socio-lavorativo.

Per i per minori stranieri non accompagnati per i quali il Tribunale per i minorenni abbia ordinato il prosieguo amministrativo non è necessario il parere della DG Immigrazione, ai fini della conversione/rinnovo del permesso di soggiorno al compimento dei 18 anni e, qualora non abbiano i requisiti per accedere alla conversione, la Questura dovrà procedere al rilascio o al rinnovo di un permesso di soggiorno per affidamento.

https://minoristranierinonaccompagnati.blogspot.com/2015/08/minori-non-accompagnati-e-minori.html

La legge, tra gli altri capitoli, evidenzia inoltre il rapporto dei minori con il sistema scolastico nazionale:

” A decorrere dal momento dell’inserimento del minore nelle strutture di accoglienza, le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e le istituzioni formative accreditate dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano attivano le misure per favorire l’assolvimento dell’obbligo scolastico,  e formativo da parte dei minori stranieri non accompagnati, anche attraverso la predisposizione di progetti specifici che  prevedano, ove possibile, l’utilizzo o il coordinamento dei mediatori culturali, nonché di convenzioni volte a promuovere specifici programmi di apprendistato.

 

Foto di copertina: da gds.it

 

 

 

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