Salute sessuale e bullismo a scuola: la politica affronti l’emergenza
Il 16 febbraio, presso la sala dell’Associazione Stampa Romana, il neo Coordinamento Laicità Scuola Salute presenterà una proposta per affrontare l’emergenza legata alla salute sessuale e al bullismo, che interessa da vicino gli adolescenti. Lo rende noto lo stesso Coordinamento, in una nota stampa.
Nel comunicato il Coordinamento riferisce del continuo diffondersi dell’HIV tra i più giovani per il mancato uso del preservativo (non lo usano 4 giovani su 10), sull’aumento dirompente di patologie come la sifilide (+800% tra 1996 e 2008), sul progressivo aumento dei casi di femminicidio, sul diffondersi incontrollato di intolleranza, discorso d’odio, violenza e discriminazione. Anche la Cassazione, durante l’apertura dell’anno giudiziario, ha lanciato l’allarme sulle cosiddette “baby gang” e sulla violenza di genere. Nell’epoca del web libero, l’assenza di strumenti critici su questi temi trasforma questa lacuna in una minaccia intollerabile per gli adolescenti.
L’Italia, a causa di forze conservatrici irrazionali, ideologiche e pericolose, secondo la nota, è l’unico Paese dell’Europa occidentale a non avere ancora un programma curricolare in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (educazione sessuale olistica), che include l’educazione alle emozioni e al rispetto delle differenze.
Il recente Piano per l’educazione al rispetto varato dal MIUR, continua a dare credito a chi discute ancora del fantomatico gender nelle scuole e, rimane una dichiarazione di intenti che non affronta i temi della sessualità, dell’omofobia, degli stereotipi di genere, dell’inclusione di chi proviene dalle nuove famiglie considerate “non tradizionali”.
Come spiega anche l’OMS, conclude il Coordinamento, non parlare di sessualità significa avallare sessismo, maschilismo e tabù oscurantisti, danneggiando la salute psicofisica delle giovani generazioni e producendo un’incapacità strutturale di riconoscere le differenze che ci circondano.
Il Coordinamento nazionale di genitori, famiglie, formatori e formatrici, presenterà una proposta puntuale e chiara rivolta a tutte le forze politiche in campo, affinché nella prossima legislatura si volti pagina rispetto a chi diffonde odio e falsità sulla pelle delle nuove generazioni e attenta al futuro dell’istituzione scolastica nella sua complessità. Tra i primi sostenitori dell’appello insieme alle realtà promotrici si è espresso il CIDI, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti.
Associazioni Promotrici:
Agedo
Coordinamento Genitori Democratici
Educare alle Differenze
Famiglie Arcobaleno
Rete Genitori Rainbow
Gaycs
Gaynet