Cristo si è fermato a Eboli. Tu non fermarti a Dacca
Papa Francesco è in volo verso il Myanmar dove atterrerà il 26 novembre 2017 alle 21 circa, ora italiana. Il viaggio ufficiale prevede dopo il soggiorno nell’ex Birmania, la visita al Bangladesh.
È il primo Pontefice a recarsi nel Myanmar e ci arriva in piena crisi dei Rohingya, la minoranza islamica apolide. Il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon nell’intervista rilasciata al giornale Avvenire avverte che l’accesso alle aree dove si trovano i Rohingya è limitato.
Ma Papa Francesco potrebbe (sembra, vorrebbe) raggiungere i campi profughi del Bangladesh.
A tal proposito Pio d’Emilia, inviato di Sky tg 24, di ritorno da un viaggio – inchiesta nei campi di alloggio dei profughi Rohingya al confine con il Bangladesh, ha scritto una lettera aperta al Pontefice esortandolo ad andare a visitare i bambini di Kutupalong.
Nella lettera Cristo si è fermato a Eboli. Tu non fermarti a Dhaka, Pio d’Emilia scrive fra l’altro “…Non credere a quello che vanno dicendo in questi giorni le autorità bengalesi e birmane, papa Francesco. L’accordo per il rimpatrio è pura propaganda. Non esiste: è fisicamente, giuridicamente ed eticamente impraticabile. Ti basteranno pochi minuti per rendertene conto. Non ci sono le condizioni per un rimpatrio, sia pure controllato, oggi”.
Foto di copertina: post Facebook/Pio d’Emilia