Conferenza FAO a Roma. La soluzione dei problemi globali è la pace

FAO Roma 40ma Sessione panoramicaA Roma il 3 luglio 2017 si è aperta la 40ma Sessione della Conferenza Fao che proseguirà fino all’8 luglio.

Una sessione che acquista particolare importanza, perché come ha dichiarato Enrique Yves, direttore dell’ufficio comunicazione della Fao nel corso del suo intervento alla Conferenza in atto, il numero delle persone che patiscono la fame nel mondo, per la prima volta negli ultimi 25 anni, è in aumento. 800 milioni, di cui 66 milioni di bambini, sono le persone che soffrano la fame, concentrati in gran parte nell’Africa sub sahariana.

La Conferenza è il maggiore organo direttivo della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, mentre le sessioni si svolgono ogni 2 anni. Lo scopo della Conferenza è di convocare le Nazioni Unite per esaminare e votare il programma di lavoro e il bilancio proposto dal direttore generale,  José Graziano da Silva.  E, naturalmente, rappresenta l’opportunità, importante, per  il dialogo a livello globale, sulle questioni alimentari e agricole.

 Tra gli argomenti che verranno trattati nel corso della Conferenza,  infatti, uno spazio particolare sarà riservato alle conseguenze del cambiamento climatico che minaccia seriamente l’agricoltura e, quindi, la sicurezza alimentare;  perché paesi a basso reddito con   popolazioni dedite all’agricoltura, sono particolarmente a rischio di carestie. Nello sviluppo dell’argomento verrà evidenziato il ruolo incrociato e contradditorio, il paradosso tra i 2 seguenti problemi: il cambiamento climatico minaccia l’agricoltura ma quest’ultima contribuisce al cambiamento climatico.

Fao direttore Generale apertura 40ma sessioneUna situazione alla quale si può porre rimedio cambiando il sistema dell’agricoltura, creando, al tempo stesso, le condizioni affinché fornisca maggiore alimentazione. Ma, ancora una volta, è necessario che siano la politica,  le istituzioni, le organizzazioni internazionali, le associazioni di società civile e le imprese private a mettere in campo le proprie forze: per supportare anche con le dovute risorse finanziarie, lo sviluppo di un adeguato sistema agricolo, la sicurezza alimentare e gli obiettivi climatici.   Il traguardo stabilito  “zero hunger” (fame zero) non dipende soltanto dalla FAO, ha detto aprendo i lavori della sessione, José  Graziano da Silva (nella fotografia a lato) “ma dall’impegno di ciascuno”.

Ma  la vera risoluzione  per la crisi alimentare è la pace, ha sottolineato il direttore generale della Fao, aggiungendo che  “non va abbandonata la popolazione rurale  ma la chiave di volta è la risoluzione dei conflitti che insanguinano il mondo.  Dalla pace si deve partire anche per combattere efficacemente la siccità e il cambiamento climatico”.

Sulla stessa riga l’intervento del Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni e la lettera inviata al Congresso da Papa Francesco, il quale, come è stato annunciato lo stesso 3 luglio, sarà presente alla FAO il prossimo 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

 

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