Il Paganini Genova Festival. Ulteriore tributo al Maestro e al suo “cannone”
Nasce il Paganini Genova Festival, tenacemente voluto dal Comune del capoluogo ligure, dove si svolgerà la I edizione dal 27 al 29 ottobre 2017.
Un festival a ingresso libero, che coinvolgerà tutta la città; l“Hommage a Paganini” si articolerà in 9 concerti eseguiti dai 3 vincitori dell’ultima edizione del Premio Paganini, che si esibiranno con il famoso “cannone” – il soprannome che il musicista diede al suo violino per la robusta sonorità (costruito da Guarnieri del Gesù nel 1743) e con le sue chitarre.
Prevista anche la creazione del cocktail Paganini, a cui auguriamo lo stesso successo dell’antecedente Bellini.
Il Concorso
Il Paganini Genova Festival sarà il preludio del 55° Concorso Internazionale di Violino Premio Paganini (o semplicemente Premio Paganini), che si terrà presso il capoluogo ligure dal 5 al 14 aprile 2018. I prossimi 3 vincitori del Premio Paganini saranno selezioni su 104 giovani musicisti, provenienti da ogni parte del mondo, che hanno presentato la domanda di partecipazione il cui bando è stato chiuso in questi giorni. Le preselezioni inizieranno a fine estate 2017 e si svolgeranno a Mosca (30-31 agosto), New York (13-14 settembre), Vienna (27-28 settembre), Guangzhou-Cina (11-12 ottobre), per terminare a Genova (24-25 ottobre).
L’elenco dei candidati ammessi sarà pubblicato sul sito premiopaganini.it entro il 30 ottobre 2017.
Il Concorso è stato fondato nel 1954 con lo scopo di scoprire nuovi talenti.
Oggi, con cadenza triennale, è una delle competizioni violinistiche internazionali più prestigiose.
Nel tempo ha lanciato artisti del calibro di Salvatore Accardo, Gyorgy Pauk e Gérard Poulet. Vincitore dell’ultima edizione del Concorso, il sud-coreano Yang In Mo (nella foto sopra).
Niccolò Paganini
Il genovese Niccolò Paganini (1782-1840) è considerato fra i maggiori violinisti del XIX secolo al mondo, per il talento esecutivo che esprimeva anche con la chitarra.
Innovatore, celebri le sue modifiche apportate all’articolazione musicale dello staccato e alla tecnica del pizzicato. Fu inoltre compositore originale, ma sempre in funzione dell’esecuzione: il suo virtuosismo richiedeva il controllo totale del testo musicale. Tra le sue composizione più famose i Capricci per violino.
Fu introdotto alla studio della musica dal padre, ricevette poi lezioni da musicisti (poche) e da maestri mediocri: per questo è considerato un autodidatta. L’esecuzione della sua musica s’ispirava ai suoni naturali e a quelli di altri strumenti musicali.
La sua mirabolante capacità di improvvisazione durante l’esecuzione, espressione di un eccezionale talento naturale, si impose a livello internazionale, rendendolo la personificazione stessa dello strumento per il quale componeva e suonava.