Pubblicati i rapporti dell’Onu e di Amnesty International. Entrambi confermano oltre all’attaccato voluto dalle forze militari del Myanmar, sofferenze e abusi inauditi inflitti alla comunità Rohingya che si configurano come crimini contro l’umanità
Supera la quota di 500mila il numero di rifugiati Rohingya che dalla fine di agosto 2017 scappano dal Myanmar e approdano nel vicino Bangladesh
Per la prima volta Aung San Suu Kyi, leader del Myanmar e premio Nobel per la Pace, con un discorso pubblico affronta della situazione dei Rohingya dopo la crisi dell’agosto 2017. Parole costernate ma poco promettenti. Le razioni dell’Onu, del Dalai Lama e dell’opinione pubblica
Di giorno in giorno, aumenta in forma esponenziale, il numero dei rifugiati Rohingya in Bangladesh, dopo l’inasprimento della crisi dell’agosto 2017. Secondo il Segretario Generale dell’Onu la questione della minoranza etnica rischia di destabilizzare l’intera regione
Durante l’Angelus di domenica 28 agosto 2017 Papa Francesco ha lanciato l’appello alla comunità internazionale a favore della comunità musulmana dei Rohingya affinché “uomini e donne siano capaci di salvarli e che gli diano il loro aiuto” e giunge la notizia del suo viaggio in Myanmar. Mentre il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi denuncia le ONG
L’Onu pubblica il rapporto di 204 testimonianze di Rohingya in fuga dalle atrocità dell’esercito birmano e le giudica “senza precedenti”
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