Gli oceani producono il 50% del fabbisogno umano di ossigeno, assorbono il 25% delle emissioni di CO2 e catturano il 90% del calore generato dalle stesse emissioni. Rendono vivibile la Terra per noi umani, ma la loro salute è minata dal riscaldamento globale. Di questo tratterà la terza conferenza mondiale
Si chiama Eu DTO ed è un digital twin, nello specifico il gemello digitale dell’oceano ad elevato livello tecnologico che affiancato al lavoro ormai ventennale dei satelliti, dello sviluppo dei modelli e dei servizi operativi, ha lo scopo di ripristinare la salute delle acque e degli habitat marini e costieri
Stazioni sottomarine a 200 metri di profondità dove si potrà vivere e lavorare, destinate a università ed enti di ricerca. La prima sperimentale sarà pronta nel 2027. Per esplorare, studiare e prepararsi per l’emergente economia oceanica, opportunità, dicono, per le prossime generazioni
Joides Resolution, nata come nave di perforazione petrolifera ma da tempo nave da ricerca impiegata nelle esplorazioni oceaniche, pronta a salpare, diretta al Massiccio Atlantico, montagna sottomarina, vicina alla dorsale medio atlantica, dove perforerà fino a 2mila metri
Dopo anni di negoziati gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno raggiunto l’accordo sulle misure di protezione della zona dell’Alto Mare. Obiettivo importante il 30 x 30: tutale per il 30% degli oceani entro il 2030 attraverso una rete di aree marine protette
Stimata la quantità delle attrezzature di pesca abbandonate negli oceani. Sono più di quanto si pensasse e provocano rilevanti danni alla fauna, agli ecosistemi e alla sicurezza alimentare
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