Prossima la prima al Festival di Theizé di ‘Napoleone, la notte di Fontainebleau’, piece teatrale che rievoca il tentativo di suicidio dell’imperatore nell’aprile del 1814, ponendosi le domande: chi sta cercando la morte, l’uomo o l’imperatore? L’essere esausto o la leggenda nata con lui? Possiamo fare morire Napoleone? Possiamo aiutarlo a morire? Tra gli eventi per il bicentenario della scomparsa dell’imperatore
Il belga Museo di Wellington celebra il bicentenario della morte di Napoleone con una mostra di 2mila figure di Playmobil che rappresentano i momenti salienti della vita dell’Imperatore, trionfi e disfatte. Didattica, con l’intenzione di appassionare i bambini alla storia, la mostra in realtà ha il pregio di poter essere fruibile da pubblico senza età
Alessandro Manzoni non aveva mai commentato le gesta di Napoleone. Ma quando lesse la notizia della morte del generalissimo (italiano corso e non francese e ‘figlio d’arte’) fu colpito dalla conversione religiosa che aveva preceduto il decesso. In 3 giorni compose una delle odi più famose al mondo
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