Etica del lavoro, spirito di squadra, capacità di ascolto, negoziazione, flessibilità, attenzione al cliente, lealtà aziendale, valorizzazione delle risorse umane, meritocrazia, solo alcuni dei “must” che risuonano durante gli incontri e le interviste di lavoro. Condizione antropologica che ci so-spinge a continuare a ri-cercare.
Contratti e non contratti, lavoratori autonomi e lavoratori indipendenti. La configurazione contrattuale del lavoratore assume confini sempre più sfumati, non solo nell’italico territorio. In Spagna più di 230.000 lavoratori autonomi che lavorano per un solo cliente non hanno i loro contratti registrati nel Servizio Pubblico di Impiego Statale.
Amazon ci ucciderà tutti? Ovvero: ucciderà davvero il nostro modo di concepire l’approvvigionamento quotidiano di beni e servizi meglio noto come “consumi”? Il futuro potrebbe essere molto meno scontato di quanto si immagini.
Dal 1° gennaio 2017 in Francia, con l’articolo 55 della Loi Travail, i lavoratori hanno il diritto di non essere perennemente connessi. Sancito il principio di porre un limite alle comunicazioni sui dispositivi fuori dall’orario di lavoro e durante i giorni festivi.
In tempi di dis-occupazione e di riforme del lavoro, un dato che proviene dalla Germania va in controtendenza. Secondo l’Istituto pere la ricerca del Mercato del Lavoro e dell’Impiego (IAB); quasi un milione di posti di lavoro sono rimasti inevasi nel secondo trimestre dell’anno, vale a dire tra aprile e giugno 2016. Il sistema educativo duale è in crisi.
Lasciare un lavoro sia che si venga licenziati sia che si diano le dimissioni richiede un autentico lutto da elaborare, come una perdita o la fine di un rapporto affettivo. Una breve o lunga relazione con cui bisogna fare i conti in senso lato.
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