Per l’80ma ricorrenza dei bombardamenti in Giappone, primo uso in guerra di armi nucleari, la famiglia di Yoko Moriwaki, morta a 13 anni per le radiazioni, ha deciso di donare al museo il diario originale dell’adolescente, per consegnarlo al futuro e perché si ricordi sempre la disumanità delle bombe atomiche
Sarà all’Expo di Osaka e poi andrà, in dono a Hiroshima, la campana realizzata dalla Pontificia fonderia Marinelli, tra le più antiche del mondo. Sue le campane del concerto della consacrazione della cattedrale abbaziale di Montecassino, per Paolo VI “l’epilogo simbolico della guerra”. Tutto chiede Pace!
Il MANbo di Bologna commemora il 71° anniversario dell’esplosione delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki con la mostra “Facing Histories” della pittrice Yuri Karasumaru. In concomitanza il Nipponica festival organizza la cerimonia delle lanterne “Il Sole di Hiroshima” il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza in due progetti in Italia e in Giappone
Visita storica. Simbolo di un passato da non ri-vivere e un presente-futuro rivolto ad un cambiamento radicale della politica sociale; oltre, almeno formalmente, alla “ragion di stato” per approdare allo “stato di ragione”. Il 27 maggio 2016 impresso nella mente e nell’anima dei contemporanei è destinato a studiarsi nei libri di storia dalle future generazioni. Il primo presidente americano che visita Hiroshima dopo il lancio delle bombe atomiche.
Barak Obama, il 27 maggio 2016 sarà in visita ufficiale a Hiroshima, primo Presidente degli Stati Uniti d’America, dagli attacchi nucleari del 1945
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