Parco eolico Med Wind. Lo studio dell’impatto sulle acque siciliane
È stato pubblicato lo studio dell’impatto sulle acque siciliane del progetto Med Wind del Gruppo Renexia, che prevede la realizzazione di un parco eolico galleggiante su un’area di circa 275 chilometri quadrati a 90 chilometri dalla costa. Occuperebbe un tratto di mare, nel Canale di Sicilia, dove abbondano i coralli, le spugne e i pesci, una ricchezza naturale di grande importanza e difficilmente riscontrabile in altre zone mediterranee, attribuita alle sue favorevoli condizioni oceanografiche di cui gode.
Il parco eolico Med Wind (riportato sul portale del Ministero dell’Ambiente), sarebbe il primo progetto nel Mar Mediterraneo con l’impiego della tecnologia floating, ossia privo di fondamenta fisse.
La sua realizzazione porterebbe all’Italia vantaggi facilmente immaginabili come una produzione importante di eolico che favorirebbe la transizione energetica, come prevista sia dall’Unione Europea sia dal nazionale PNIEC, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, approvato dai governi italiani nel 2019 e aggiornato nel 2024.
Lo studio della RINA – condotto in situ nell’arco di 18 mesi e con la partecipazione degli esperti delle università di Messina, Palermo e Genova, oltre dei colleghi del CNR di Capo Granitola – è stato presentato a Roma il 4 febbraio 2025 nel corso dell’evento- Med Wind: sostenibilità ambientale, comunità locali e governance partecipativa”, organizzato in collaborazione con Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn, presso la LUISS – Università Guido Carli.
Il documento ha espresso parere favorevole sulla realizzazione del Parco eolico Med Wind considerando il progetto, nel suo insieme e in ogni sua fase, accettabile grazie a “un’attenta definizione di layout di progetto, alla scelta di tecnologie avanzate nonché all’adozione di misure operative e gestionali, laddove necessarie”, assottigliando notevolmente l’interferenza con gli ecosistemi marini.
Immagini by Renexia – Med Wind