Mozart, abbatte i muri e costruisce ponti

Dal 24 gennaio al 3 febbraio 2019 si alza il sipario sulla Mozartwoche, la Settimana Mozartiana con la quale ogni anno Salisburgo (Austria) celebra il suo famoso figlio, il compositore Wolfgang Amadeus Mozart, in coincidenza con la sua data di nascita avvenuta il 27 gennaio 1756.

 

Il direttore artistico, Rolando Villazón, alla sua prima esperienza in questo ruolo, ha voluto che il tema di questa l’edizione fosse interamente dedicata al musicista. Con il lemma Mozart rivive! ha organizzato 55 manifestazioni coerenti con la personalità gaudente del personaggio che, raccontano, soleva partecipare alle pantomime sceniche, ai balli in maschera e amava il buon cibo e il buon vino.

“Mozart è il compositore più amato di tutti i tempi” ha dichiarato il messicano Villazón “ed è un antidoto contro l’ultranazionalismo e i nuovi fascismi”. Lo spirito della musica mozartiana porta in sé un “messaggio multiculturale, etico e armonico” frutto, secondo il direttore artistico, dei suoi tanti viaggi che lo hanno portato a conoscere a fondo i popoli e le diverse culture europee dei suoi tempi. Un trionfo della “luce” contro l’oscurantismo di chi “vuole costruire i muri”.

La settimana mozartiana è organizzata dalla Fondazione Mozarteum di Salisburgo.

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