I centri italiani pronti per la terapia genetica Car-T
Dopo l’autorizzazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) dell’agosto scorso per la commercializzazione e il rimborso della terapia immunocellulare Car-T, sono 10 i centri italiani pronti ad applicare la stessa terapia.
Decisi, a oggi, da 7 Regioni, i centri sono: Humanitas, Irccs Istituto Nazionale Tumori e San Raffaele, a Milano; Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma; Città della salute e della scienza e l’ospedale infantile Regina Margherita a Torino; Sant’Orsola a Bologna; Bambino Gesù, Policlinico Gemelli e Umberto I a Roma.
Per garantire il livello di sicurezza, ogni centrotratterà 1, 2 casi al mese.
La notizia è stata trasmessa dall’azienda farmaceutica Novartis, produttrice della Kymriah, ossia la cosiddetta prima terapia a base di cellule Car-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell), rivolta a pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B e per bambini e giovani adulti (fino ai 25 anni), con leucemia linfoblastica acuta (Lla) a cellule B.
La terapia immunocellulare si applica sempre e solo nei casi che hanno presentato resistenza alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo essere stata trattata con procedimenti standard.