Londra. La notte degli Oscar ribelle
Tutta Londra potrà seguire la notte degli Oscar del 25 -26 febbraio 2017 dal maxi schermo che verrà installato, per l’occasione. a Trafalgar Square.
Il sindaco della capitale britannica Sadiq Khan, infatti, ha deciso di dedicare la serata al regista iraniano Asghar Farhadi, il cui film “The Salesman” è candidato al premio nella sezione “miglior film in lingua non inglese”.
Asghar Farhadi nel gennaio scorso, contestando il decreto trumpiano “Muslin Ban” ha deciso che non avrebbe partecipato alla cerimonia degli Oscar, che com’è noto si svolge a Hollywood Los Angeles (California), neanche se fosse stata concessa una deroga al bando statunitense, come poi è avvenuto, ai cittadini di 7 paesi musulmani fra i quali l’Iraq.
La serata londinese
Il sindaco Sadiq Khan, come riporta la rivista britannica TimeOutLondon, ha definito la sua iniziativa della notte degli Oscar “un inno alla diversità e alla tolleranza della nostra città”.
Una protesta contro Donald Trump che conta di riunire nella piazza circa 10mila persone e che prevede oltre la diretta della cerimonia degli Oscar, la proiezione del film The Salesman (nella versione italiana Il Cliente) e, forse, la presenza dello stesso Asghar Farhadi.
Il Muslin Ban
Il Muslin Ban, firmato del presidente degli Usa Donald Trump nei primi giorni del suo mandato a fine gennaio scorso, vieta l’accesso negli Stati Uniti ai cittadini di 7 Paesi (Iraq, Iran, Yemen, Libia, Siria, Somalia e Siria), considerati dalla nuova presidenza a “rischio terrorismo”.
Momentaneamente revocato dall’intervento dal giudice federale di Seattle, James Robart, revoca approvata dalla Corte d’Appello federale di San Francisco, il Muslin Ban è destinato a prossime battaglie legali, che vedranno il presidente degli Stati Uniti da una parte e il sistema giudiziario dello stesso Paese dell’altra.