Arriva la sugar tax. Barcellona e poi Londra
Il Governo della Catalogna (Spagna) approva un’imposta aggiuntiva alle bevande zuccherate confezionate. Il 20 giugno 2017, con un comunicato stampa, le autorità catalane hanno specificato che l’accisa sarà applicata alle bevande industriali, tra i cui componenti compaiono dolcificanti calorici come lo zucchero, il miele, il fruttosio, il saccarosio o altre sostanze simili.
Informa il quotidiano spagnolo el diario.es che il direttore generale delle imposte del Governo catalano (Generalitat) Marta Espasa stima che questa imposta porterà alle casse della regione autonoma circa 40 milioni di euro, pari al 29% in più rispetto al bilancio previsto. Entrata in vigore nel maggio 2017 sarà calcolata da luglio 2017.
Oltre alla Catalogna anche il Regno Unito si appresta all’applicazione del medesimo procedimento.
Secondo la decisione dell’ex governo Cameron, da aprile 2018 sarà introdotta la soda tax, che si tradurrà in un’accisa dai 18 ai 24 pence sulle bevande contenenti rispettivamente oltre 5 grammi o 8 grammi di zucchero per ogni 100 millilitri.
Le imposte sulle bibite contenenti una quantità di zuccheri superflui, oltre a essere un viatico per i bilanci, si pongono nel solco di indurre i consumatori verso abitudini alimentari più consone alla salute, giacché, secondo i nutrizionisti, le semplici informazioni sulla nocività di certi componenti, non rappresentano un deterrente all’acquisto.
Oltre ai consumatori è auspicabile che il plus di costi, induca anche i produttori alimentari a orientarsi verso composizioni più salutari.