30 marzo è l’Ora della Terra. Spegniamo le luci per 60 minuti

Luci spente per un’ora in tutto il mondo. Torna il 30 marzo 2019 l’Earth Hour, l’Ora della Terra lanciata dal Wwf, la più grande mobilitazione internazionale contro i cambiamenti climatici.

60 minuti al buio in tanti Paesi tra cui l’Italia e tante le iniziative (qui la mappa) per ricordare l’importanza della salute del globo per la nostra stessa salute e sopravvivenza della nostra specie. Infatti, il lemma di quest’anno sarà #Connect2Earth per rimarcare lo stretto legame esistente tra la natura e l’essere umano, con l’obiettivo di “fermare la perdita della biodiversità e dimezzare le emissioni climateranti a livello globale entro il 2030”. E riprendendo lo slogan della paladina dell’ambiente Grata Thunberg, anche il Wwf dice: “Insieme si può”.

In Italia l’evento centrale sarà a Matera, capitale della cultura europea 2019 e già sito Unesco dal 1993, dove, tra i famosi Sassi, si terrà il concerto del pianista Danilo Rea, mentre saranno proiettate le immagini satellitari dell’Agenzia Spaziale Italia.  Alle h.21 il programma dell’evento proseguirà presso il Conservatorio di Musica E.R. Duni, dove si sposterà il famoso pianista per la seconda esibizione, il concerto Earth Hour Concert (entrata libera su prenotazione con una e- mail inviata a Ufficioeventi@wwf.it fino a esaurimento posti).

Le luci si spegneranno dalle 20,30 alle 21.30.

Donatella Bianchi, presidente della Wwf, nel presentare l’edizione 2019 dell’Ora della Terra, ha ricordato che “il 2018 per l’Italia è stato l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni scientificamente attendibili (1800) ”, mentre a livello globale “gli anni più caldi sono stati gli ultimi 5”. Occorre invertire la rotta sia per fermare i cambiamenti climatici, sia il declino dei sistemi naturali. “Siamo la prima generazione che ha una chiara idea del valore della natura e dell’enorme impatto che abbiamo provocato sul funzionamento degli ecosistemi e sulle singole specie – ha concluso Daniela Bianchi – possiamo però essere anche l’ultima in grado di agire per invertire questo trend”.

La prima edizione dell’Earth Hour avvenne a Sidney nel 2007. Da lì, nel tempo, la manifestazione si è propagata per il resto del mondo.   L’ultima edizione ha visto l’adesione di 188 Paesi con 18mila monumenti spenti e oltre 3 miliardi sono stati i messaggi pubblicati sui social.

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