World Transplant Games. La forza della vita

Forza, coraggio, spirito di competizione, ma soprattutto di collaborazione, cosa chiedere di più ad una manifestazione sportiva? Un concentrato di etica e valore dello sport in un momento corroborante  a livello individuale e sociale, in una dimensione globale.

A Malaga (Spagna) il 2 luglio 2017 si è chiusa la XXI edizione della World Transplant Games, competizione sportiva biennale, che riunisce gi atleti di tutto il mondo che hanno subito trapianti di organi.

I Giochi sportivi dei trapiantati di Malaga che si sono svolti dal 25 giugno presso l’Estadio Ciudad de Malaga, hanno visto la partecipazione di circa 2000 trapianti provenienti da 50 Paesi del mondo che hanno disputato gare nelle seguenti discipline: golf, pallacanestro, atletica, pétanque (variante delle bocce), tennis da tavolo, pallavolo, tennis, squash, ciclismo, badminton, bowling, kayak, dardi, nuoto e paddle tennis.

Le medaglie italiane

Giochi sportivi internazionali per trapiantatiLa Nazionale Italiana Trapianti, costituita da 40 atleti, ha conquistato complessivamente 34 medaglie, delle quali, 10 ori, 12 argenti e 12 bronzi.  Tra gli sportivi italiani merita una menzione speciale Daniela De Rossi di 13 anni vincitrice di 4 medaglie. Daniela è una giovane paziente del Policlinico Umberto I di Roma, seguita da 4 anni dagli specialisti del nosocomio per insufficienza renale cronica, dopo essere stata sottoposta al trapianto del rene 2 anni fa.
Daniela portabandiera e la più piccola della squadra azzurra si è distinta nel nuoto, conquistando gli ori nei 100 stile libero e 100 delfino, l’argento nei 40 a farfalla e il bronzo nei 200 stile libero.

Prima del trapianto, realizzato grazie alla donazione dell’organo ricevuto dalla mamma, Daniela era costretta a sottoporsi a 3 giorni di dialisi la settimana. Dopo il trapianto con l’idoneo e costante controllo degli specialisti sanitari che la seguono, ha potuto riprendere l’attività agonistica da sempre la sua passione.

Daniela, così come tutti i suoi compagni sportivi, è un ulteriore fulgido esempio della funzione fondamentale dello sport inteso come elemento terapeutico; una dimostrazione di come l’attività fisica sia essenziale per migliorare la qualità di vita dei pazienti trapiantati. Esempio e dimostrazioni che sono diventate una realtà scientifica grazie alla ricerca pubblicata nel 2015 dal Centro Nazionale Trapianti e condotta in collaborazione con Aned Sport.

Una competizione per tutti

La I edizione della World Transplant Games (WTG) risale al 1978 e si svolse a Porsmouth in Gran Bretagna, organizzati dalla World Transplant Games Federation (WTGF – Federazione mondiale dei trapianti.).  In quella prima edizioei di ormai quasi 40 anni fa, vi parteciparono 99 atleti provenienti dal Regno Unito, Francia, Germania, Grecia e Usa.

Squadra italiana trapiantati MalagaI giochi, come già anticipato, si svolgono ogni 2 anni; ogni edizione in una Paese diverso. L’Italia vi partecipa dal 1991 grazie all’Aned onlus, membro ufficiale del WTGF. Dal 2008 l’Aned con lo scopo di favorire la partecipazione degli atleti trapiantati italiani agli eventi sportivi internazionali ha dato vita alla già menzionata Aned Sport,  alla quale spetta il compito  di coordinare le attività sportive a livello nazionale, sotto la responsabilità di Margherita Mazzantini.

I giochi sono aperti a partecipanti di tutte le età, suddivisi nei seguenti gruppi:
Seniors age Group:dai 18 anni fino a oltre i 70 anni suddivisi in decadi: 18-29; 30-39 e cos’ via. Il tale gruppo racchiude anche la doubles events, dove la fascia si raddoppia: partendo sempre dai 18 anni abbiamo dai 18-29; 30-49 a 50 e oltre;
 Junior ange Group: bambini dai 5 anni – dai 6-8; 9-11; e 15-17. I ragazzi di 16 e 17 anni possono, se richiesto, partecipare alle gare previste per i seniors.

La prossima edizione dei WTG si svolgerà nel 2019 nella britannica città di Newcastle.

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