Palestrina. Il principe della musica

Sembra superata l’incertezza dell’anno di nascita del musicista Pierluigi da Palestrina. Sempre oscillante fra il 1525 e il 1526 gli storici sono indirizzati a indicarla stabilmente a 500 anni fa.

Dunque di Giovanni Pierluigi, detto da Palestrina, dove nacque nel 1525, possiamo onorare come merita il suo cinquecentesimo compleanno.

Maestro della musica sacra della scuola romana, dai timbri tipicamente rinascimentali ma non privi d’intensità lirica tanto che, dopo due secoli di disinteresse, i sui testi furono riesumati dai musicisti romantici, Verdi compreso, riuscendo a esercitare il suo influsso fino ai compositori contemporanei, come Goffredo Petrassi (1904 – 2003).

Soprannominato già in vita musicae princeps, le sue composizioni furono elevate a modello indiscusso e insuperato della polifonia vocale scara rinascimentale della Chiesa Romana.

Caratteristica di Palestrina è l’attenta cura all’armonia che conferisce ai suoi testi “effetti grandiosi” affermano gli esperti, soprattutto perché privi “dell’astruserie tipiche del contrappunto deteriore”. Riuscendo a fondere esperienze precedenti e contemporanee e  ricorrendo al contrappunto in una sintesi melodica il cui tratto tipico è la semplicità,  fa della sua musica un classico senza tempo. Il cosiddetto stile alla Palestrina, oltre ad essere un modello della scrittura contrappuntistica è, a tutt’oggi, un riferimento nello studio della composizione.

Maestro di cappella delle maggiori basiliche romane, sposato due volte (l’ultima moglie con la sua ricchezza lo fece deviare dalla tonsura ecclesiastica), padre dei tre musicisti,  Rodolfo, Angelo e Iginioe, Palestrina fu compositore assai prolifico: alla sua morte, avvenuta a Roma il 2 febbraio  1594 con onoratissima tumulazione in San Pietro,  lasciava  105 messe ( fra le quali la Missa papae Marcelli, collegata  al Concilio di Trento, sulla Controriforma)  e, tra gli altri generi, oltre 140 madrigali di carattere sia sacro sia profano, superando ogni collega contemporaneo.

A Palestrina, si deve, probabilmente, la prima corporazione dei musicisti e il nucleo fondativo di quella che sarà Accademia di Santa Cecilia, una delle più antiche istituzioni musicali al mondo.

La sua vita è ripercossa nel film Palestrina – princeps musicae del regista tedesco naturalizzato italiano Georg Brintrup, disponibile in streaming e dal quale abbia tratto l’immagine pubblicata.

Tutti gli eventi organizzati per il cinquecentesimo anniversario sono riportati sul sito Fondazione Giovanni Pierluigi Palestrina.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.