Netflix, ad ognuno il suo schermo

Cannes ha ribadito: i lungometraggi della piattaforma digitale Netflix, distribuiti solamente in streaming, potranno partecipare al Festival, che si svolgerà dal 9 al 18 maggio 2018, ma fuori concorso.

Risolta definitivamente, dunque, la querelle che andava avanti dalla scorsa edizione del Festival di Cannes, quando il regista spagnolo Pedro Almodóvar pose la questione senza indugio “Sarebbe un paradosso una Palma d’oro a un film non destinato alla sala – dichiarò Almodóvar – Le piattaforme digitali in sé sono un principio giusto e positivo, ma non devono sostituire la forma esistente come la sala cinematografica e non dovrebbero alterare le abitudini degli spettatori”.

Nell’edizione 2017 Netlix, per la prima volta dalla sua fondazione, aveva presentato al Festival di Cannes due lungometraggi di sua produzione, Okja  di Bong Joon-ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach, ottenendo dal festival francese l’autorizzazione a concorrere per la palma d’oro. Un’autorizzazione che aveva sollevato la protesta delle associazioni di cineasti delle quali Almodovar, allora presidente della giuria della rassegna, si era fatto portavoce.

Thierry Fremaux (nella foto a lato), direttore della manifestazione, prontamente aggiunse una norma al regolamento della rassegna che dal 2018 vieta l’accesso al concorso a tutti i film che non sono distribuiti nelle sale cinematografiche. “L’anno scorso quando ho selezionato i film di Netflix – ha spiegato Fremaux alla stampa – perché speravo di convincere la compagnia a farli uscire poi nei cinema, invece ha rifiutato”.

La politica della Netlix si conferma, quindi, antitetica alla politica del cinema, come sottolinea lo stesso Fremaux, per di più in spietata concorrenza, se si considera quanto lo streaming stia assottigliando il numero degli spettatori del grande schermo e come gli strumenti tecnologici stiano depauperando la qualità della settima arte.

Netflix ama il red carpet dei festival cinematografici, ma non vuole stare alle regole del gioco, dunque come ha recentemente detto il regista statunitense Steven Spielberg i film in streaming (Netflix ma anche le produzioni di Amazon e Hbo) possono partecipare ai premi televisivi ma non a quelli cinematografici: vale a dire “possono vincere un Emy, ma l’Oscar proprio no!”.

Ad ognuno il suo schermo e la sua arte.

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