Asta record di manoscritti filosofici. La logica ha un valore
Non era mai capitato che una lettera a carattere logico – matematico, per quanto illustre fosse l’autore, aveva raggiunto un tale livello di vendita all’asta. 137.575 dollari (122.230 euro), infatti, è quanto ha raggiunto l’epistola di 13 pagine che il filosofo del linguaggio e logico austriaco Ludwig Wittgenstein (1889-1951) scrisse nel 1935 al filosofo e fisico tedesco Moritz Schlick (1882-1936), nel corso dell’asta online della Bonhams di New York.
Al tempo Wittgenstein insegnava come fellow presso il Trinity College di Cambridge (avrà la cattedra di filosofia e logica nel 1939) e nella lettera al collega esprimeva il punto apicale della sua speculazione tanto da renderla, inconsapevolmente, un documento centrale della filosofia della matematica.
Tuttavia non si tratta del pezzo più costoso battuto da Bonhams in questa occasione. Per 187.575 dollari (166.650 euro) è stato aggiudicato un manoscritto raro del primo Rinascimento: si tratta della versione in italiano volgare dal greco antico dei due dialoghi del filosofo greco Platone, Fedone e Gorgia, per opera dell’umanista toscano Leonardo Bruni (1370- 1444), cancelliere della Repubblica di Firenze. La traduzione risale al 1420 e fa parte della stessa raccolta che racchiude la Vita di Cicerone (Vita Ciceronis) e le trasposizioni dei testi di Demostene ed Eschine delle dissertazioni di Platone sull’immortalità dell’anima dal suo testo Apologia di Socrate.
Socrate (470 circa – 399 a. C.), il discepolo Platone ((428 circa – 348 circa a.C) e l’allievo di quest’ultimo, Aristotele (384 circa- 322 a. C.), sono i padri della filosofia occidentale. Nel corso dell’asta, dunque, sono stati percorsi, in breve tempo, quasi 3 mila anni del pensiero umano: una sorta di timelapse filosofico. E anche questo, a suo modo è stato un record.
Immagine: lettera scritta dal logico Ludwig Wittgenstein nel 1935 battuta all’asta per 137.575 dollari- photo by Bonhams.com