La commedia umana secondo Ai Weiwei
L’artista cinese Ai Weiwei, attivista e oppositore del Governo del suo Paese è a Roma, condotto dalla musica lirica. Il 22 marzo 2022, infatti, presso il Teatro dell’Opera di Roma debutterà la ‘sua’ Turandot, ossia la famosa opera di Puccini per la quale l’artista oltre a curarne la regia ha creato le scene e i costumi.
Per l’occasione, contemporaneamente, il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano ospitarà la sua scultura La Commedia Umana, un grande lampadario realizzato nell’arco di 3 anni con oltre 2mila pezzi di vetro soffiato a mano e fuso dai maestri vetrai di Berengo Studio di Murano. Cascata di vetri neri che raffigurano ossa, teschi e organi umani ossia l’interno di un corpo umano che privo dalla pelle mostra le sue viscere. Macabro? Non nelle intenzioni del suo autore secondo cui la scultura “tenta di parlare della morte, per celebrare la vita”.
La Commedia Umana è una tra le sculture più grandi mai create in vetro di Murano e a Roma è accolta dal complesso termale più esteso dell’antichità.
Tornando alla lirica, invece, Ai Weiwei, uomo dai molti talenti ma lontano dalla musica, racconta di aver accettato l’invito del Teatro dell’Opera di Roma di realizzare un nuovo allestimento della Turandot per 2 motivi ben precisi: il primo per l’opera stessa, che per l’artista cinese rappresenta, nonostante sia trascorso quasi un secolo dalla sua prima rappresentazione (alla Scala di Milano, il 25 aprile 1926), “la contemporaneità, i problemi culturali e politici di oggi”. E secondo per una coincidenza con un fatto della sua giovinezza, quando a New York “circa 30 anni fa io e mio fratello eravamo giovani e squattrinati studenti. C’era un’occasione di fare le comparse al Met, alla Turandot con la regia di Zeffirelli”.
La Turandot rimarrà in cartellone fino al 31 marzo 2022. La Commedia Umana sarà esposta fino al successivo 3 aprile 2022.
Immagini: 1) Ai Weiwei mentre osserva la sua creazione ‘La Commedia Umana’, realizzata col oltre 2mila pezzi di vetro di Murano; 2) ancora l’artista cinese mentre prova uno dei costumi del nuovo allestimento dell’opera lirica Turandot, che ha firmato per il Teatro dell’Opera di Roma