Premio Abbiati e Premio Abbado per la scuola. Fare musica Insieme
Il Premio Abbiati per la Scuola e il Premio Abbado: fare musica Insieme è il concorso musicale rivolto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado che, in questa edizione 2022- 23, ha visto la straordinaria partecipazione di 5212 alunni di 118 istituti di tutta Italia.
Gli elaborati musicali pervenuti fino allo scorso 12 maggio, sono stati esaminati dalle 2 giurie dei premi, entrambe presiedute dal già ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer e, rispettivamente, coordinate da Angelo Foletto, critico musicale e musicologo e da Gisella Belgieri, musicista – concertista.
Il 9 giugno 2023. il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito i nomi dei vincitori, che riportiamo con il seguente link: miur-gov.it.
I premi saranno consegnati il prossimo 21 giugno, Festa della Musica, nel corso della 76° Estate Fiesolana, nella serata concerto – cerimonia, intitolata Tutto nel mondo è burla, organizzata presso il Teatro Romano dalla Scuola di Musica di Fiesole, dopo la presentazione delle composizioni, presso la sede del Comune. In teatro si cimenterà l’Orchestra Galilei, diretta da Edoardo Rosadini, in vari brani sinfonici e operistici, trasmessi da Radio CEMAT (ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria).
Va sottolineato che i risultati raggiunti dagli studenti che partecipano ogni anno al concorso musicale, si deve esclusivamente agli sforzi delle stesse scuole e, nello specifico dei loro inseganti. Al patrocinio del Ministero non corrisponde nessun supporto concreto e la materia di educazione musicale non ha una programmazione precisa, né metodo. Lo apprendiamo dall’intervento di Angelo Foletto alla trasmissione Momus – Il caffè dell’opera, in onda ogni sabato mattina su Radio Rai 3, con la conduzione del critico musicale, Sandro Cappelletto.
Le composizioni degli studenti – e poi eseguite dai stessi, a volte con la formazione di vere e proprie orchestre – sono spesso digitalizzate in modo che l’impresa coinvolga anche quegli alunni con abilità altre, per creare un’inclusiva collettiva; tutto ciò si deve all’entusiasmo e alla passione dei docenti.
A dimostrazione sia che l’insegnamento si basa su una didattica molto più innovativa di quanto si crede e sia che la sua realtà molto variegata e, spesso, ingiustamente svillaneggiata.
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