Budapest. Inaugurata la mostra permanente al Capa Center

A Robert Capa, celebre fotografo del Novecento autore di memorabili scatti di avvenimenti storicamente altrettanto memorabili, la sua città natale, Budapest, gli dedica una mostra permanente.

La prima, nonostante la sua fama e la sua bravura, a 110 anni dalla nascita (13 ottobre 1913) e a quasi 70 anni dalla sua scomparsa (25 maggio 1954). È preceduta dal 2021 dal Museo della Fotografia di Troina (Sicilia) interamente dedicato alla collezione Fragments of War in Sicily, 62 scatti inediti del fotografo ungherese, durante la Seconda Guerra Mondiale Una storia nella Storia.

Nota la frase di Capa: “Se le tue foto non sono abbastanza buone, non eri abbastanza vicino ai fatti”. Cambiando per sempre i canoni del fotogiornalismo, era Esattamente ciò che faceva.  A dimostrazione, la sua morte prematura: aveva 41 anni quando sopraggiunse, per aver calpestato una mina, in Vietnam.  Il primo album del gruppo musicale inglese Alt-J, An Awesome Wave (vincitore del prestigioso Mercury Prize), contiene il brano Taro: 4 minuti in cui si tracciano i 2 secondi prima e i 2 subito dopo all’esplosione della mina.

Taro è La ragazza con la Leica, come s’intitola la biografia di Gerda Taro pubblicata da Guenda e vincitrice del Premio Strega 2018 della scrittrice Helena Janeczek

Gerda Taro è stata la prima fotoreporter a perdere la vita in servizio. Avvenne nel 1937, durante la Guerra Civile spagnola. Aveva 27 anni ed era la compagna di Robert, anzi di Endre Ernő Friedmann. Così si chiamava il fotografo ungherese. Nome difficile da ricordare e Taro, come è noto, lo tramutò in Robert Capa; dapprima inventò il marchio Taro – Capa, con l’intenzione di evocare un misterioso fotoreporter con il quale entrambi firmavano i propri scatti.

La mostra di Budapest è stata organizzata dal Robert Capa Contemporary Photography di Budapest, fondato nel 2013 in occasione del centenario della nascita del fotografo.

Consta di circa 500 fotografie: 140 esposte, le altre proiettate da grandi schermi. Vi è stato ricostruito il percorso creativo e personale di Robert nell’ampio spazio di 500 metri quadrati nel palazzo d’epoca la cui edificazione fu terminata nel 1912, primo della città a 5 piani, con un cinema al piano terra e un museo al primo piano per la collezione d’arte del proprietario, il mecenate Ernst Lajos, del quale porta il nome.

 

Immagine: il fotografo Robert Capa durante la liberazione di di Napoli da parte delle truppe americane nel 1943. © Centro Internazionale di Fotografia/Magnum Photos, tratta dal sito di Capa Center di Budapest

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