Mindfulness. Per crescere il bambino a misura di bambino
Mindfulness, concetto di origine buddista, vuole indicare la consapevolezza, il “prestare attenzione con attenzione”, momento per momento, senza giudizi (figuriamoci i pregiudizi), per prevenire o risolvere la sofferenza e raggiungere l’accettazione di sé attraverso la consapevolezza della propria esperienza.
Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta, ne è un’esperta e ha sviluppato il concetto di mindfulness a beneficio di un’infanzia (bambini dai 4 ai 12 anni) che vede minacciata quella che dovrebbe essere la sua condizione naturale, la serenità, dai troppi impegni, se pur educativi e formativi, cui è sottoposta.
I bambini, afferma Maria Beatrice Toro, sono assoggettati a molteplici pressioni e il loro tempo è scandito dagli impegni. Spesso non hanno tempo libero per se stessi, non momenti di noia che alla loro età (ma non solo) significa poter seguire la propria creatività e imparare a scegliere le proprie attività. Uno stato di cose che porta il bambino a essere inconsapevolmente stressato.
Inevitabilmente incapace di comprendere e reagire alla situazione, il bambino diventa apatico, abulico e rassegnato, ha difficoltà nell’instaurare rapporti con i suoi coetanei. Queste reazioni potrebbero essere segnali di stress, che non sempre i genitori sanno interpretare.
I cinque diritti dell’infanzia di oggi
Maria Beatrice Toro viene loro in aiuto con il manuale “Crescere con la mindfulness – Guida per bambini (e adulti) sotto stress” (ed. Le Comete Francoangeli), dove fra l’altro fissa i 5 nuovi diritti per l’infanzia di oggi che sono:
1 Diritto alla presenza consapevole
Ogni bambino ha diritto all’attenzione consapevole dei genitori.
2 Diritto alla privacy digitale
Ogni bambino ha il diritto alla tutela della sua immagine.
3 Diritto alla lentezza
Ogni bambino ha diritto ai suoi tempi e a fare una cosa per volta.
4 Diritto alla condivisione
I bambini devono potersi incontrare tra loro, in casa o fuori, scegliendosi per affinità e passare del tempo insieme condividendo giochi scelti da loro.
5 Diritto ai no
L’adulto ha il dovere di insegnare ciò che è giusto da ciò che è sbagliato anche attraverso i no.
Un adulto di domani equilibrato e resiliente
Spiega Maria Beatrice Toro che attraverso le pratiche di mindfulness gli adulti possono guidare i bambini “delicatamente a scoprire ciò che accade nel qui e ora, sottraendoli all’incessante bisogno di esperienze eccitanti in cui a volte sembrano smarrirsi e dal quale, poi, possono diventare dipendenti. Come adulti, è bene mostrare che si può uscire dal vortice degli impegni quotidiani senza sentirsi necessariamente vuoti o annoiati, lasciando che l’attenzione fluisca libera”.
I benefici della consapevolezza nel corso dell’infanzia portano ad eliminare lo stress, l’ansia e il nervosismo conseguenti, le paure e migliora lo sviluppo dell’intelligenza emotiva; far crescere il bambino a “misura di bambino” getta le basi di quello che sarà l’equilibrio e la resilienza dell’adulto di domani.
Sono d’accordo sul fatto che dobbiamo evitare di “riempire” la giornata dei più piccoli con varie attività che, per quanto possano essere formative, sono per loro stressanti. Spesso questo viene vissuto dal bambino come un parcheggio dove viene lasciato. Alcuni miei allievi, al momento in cui dicevo di farsi risentire la lezione dalla mamma, spesso mi dicevano: ” Sì, perché lei mi sta a sentire !” Lei ha sempre da fare qualcosa più importante, alle brutte, “sbirilla” sul cellulare ! Attenzione: rischiamo di perderci i momenti più importanti !