Logos e techne. La didattica 3.0

FermiDocente di filosofia e storia, figlio di insegnanti. La didattica nel sangue, Marco Ferrari del liceo M. Malpighi (Bologna) tra i migliori 10 professori che hanno concorso per l’Italian Teacher Prize.

Da anni, affianca alla sua attività di docente “tradizionale” quella di docente online attraverso la realizzazione di webinar, ossia seminari-lezioni (la parola nasce dall’unione di web e seminario) attraverso la rete digitale.

Tutto ebbe inizio al liceo Tacito di Roma con 65 ragazzi, fondando la ToKalOn-Didattica per l’eccellenza, la didattica per eccellenze, corsi gratuiti on line in diverse discipline: storia, geografia, fisica. “Iniziai a proporlo ad un mio collega di storia e, così, di anno in anno, i corsi si sono incrementati”.

Attualmente l’associazione comprende docente di scuola secondaria, ricercatori universitari e liberi professionisti. Materie come la storia e la geografia divulgate attraverso una didattica alternativa che arriva direttamente al cuore e alla mente sia dei giovani che degli adulti in una dimensione partecipativa e attenta.

ToKalon è promotrice del concorso nazionale Romanae Disputationes deputato a risvegliare l’interesse alla filosofia e sviluppare le capacita critiche e dialettiche negli studenti. Uno spazio aperto e libero di studio e di confronto. Un autentico trionfo della dialettica.

Dal 2013 è repsonsabile della Bottega di Filosofia nell’ambito del Centro Diesse (Didattica e Innovazione Scolastica) con l’intendo di potenziare la riflessione critica e il percorso di aggiornamento dell’insegnamento della filosofia, così da creare una moderna agorà di pensiero e di azione attraverso la condivisione dell’esperienza dell’insegnamento.

Nell’edizione 2016/2017 tutte le lezioni si svolgono presso il liceo Malpighi e in diretta sul sito. Un’autentica fusione, come dice il prof. Ferrari, di logos e techne in versione 3.0. Il successo del suo metodo è proprio quale di aver interpreto lo spirito dei tempi, diffondendo la cultura con i mezzi del presente.

Il confronto tra docente di scuola secondaria, ricercatori e professori accademici, corrobora il mestiere del docente, rinnovando la sua mission e il suo valore essenziale nella società.

Che cosa insegniamo quando insegniamo filosofia? Per quale ragione i nostri allievi dovrebbero starci ad ascoltare? Quali sono i problemi, gli autori, i testi essenziali. Questi sono i tre quesiti su cui si basa il programma di ricerca della Bottega di Filosofia.

Inoltre è co-curatore del TEDxYouth@Bologna, combinazione di relatori dal vivo e proiezioni di TEDTalk, rivolti a stimolare nuove idee e responsabilizzare i giovani leader.

Le parole di Marco Ferrari s-corrono veloci, così come le immagini nella mia mente quando le ascolto: la didattica che prende corpo e vita e va incontro ai bisogno primario di ogni discente: conoscere e capire.

“Una lezione digitale può essere composta di 25 studenti delle diverse regioni italiane, appartenenti a diverse classi. “Il nostro orizzonte è il mondo”, continua Ferrari. “I docenti attivi possono creare una nuova figura professionale che oltre al ruolo canonico in aula, può sperimentarsi tramite una sorta di facilitatore della conoscenza con laformazione online”.

Come non concordare con l’acuta osservazione del nostro docente 3.0. Il mondo socio-economico si sta trasformando e, ora, più che mai sono necessari “docenti maieutici” che creano corsi monografici, corsi generalisti declinandoli e immergendoli nella realtà attuale.

L’innovazione sociale non è solo quella tecnologica, ma quella in grado di apportare alla comunità un impatto sociale imponente, in grado di scardinare pre-giudizi e false credenze, in grado di capovolgere la prospettiva per poi tornare alla visione non più originaria, ma originale.

“L’amore per la conoscenza unito ad un uso leggero ma intenso delle tecnologie mi ha portato a delineare un nuovo ruolo del docente in armonia con i tempi, senza tradire il sapere classico nella sua forma più piena e produttiva”- segue Ferrari, con una modalità più vicina al mondo che vive, il ragazzo/a si innamora di Picasso, di Cusano, di Garibaldi, come fossero personaggi attuali, con cui può dialogare nel quotidiano”.

Gli chiedo se mi può regalare degli aneddoti significativi, durante questi anni di formazione online e la storia che mi narra è illuminante: una ragazza, diplomata presso l’alberghiero segue un suo webinar di filosofia, in particolare sul filosofo Husserl; dopo alcuni mesi si presenta per un colloquio in un albergo a 5 stelle a Roma, la sua preparazione è molto buona, come anche quella di altri candidati. Che cosa è che la distingue all’occhio dell’attento selezionatore? Proprio la frequenza al corso del prof. Ferrari che denota un interesse culturale che va oltre la sua formazione canonica. Il rinnovamento della didattica accende la sete di conoscenza.

Infine gli chiedo il suo pensiero-guida. Husserl, è la risposta. La via fenomenologica è il modo di vivere la realtà, dando significato all’esperienza. Fare esperienza senza capirne il senso è come non avere mosso un passo. Aprirsi all’esterno, interrogarsi, ascoltare le risposte. La profondità dell’esperienza è una conquista che va elaborata. Conoscenza del mondo, profondità dell’esperienza.

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